Si chiama “violenza assistita” e può provocare danni irreparabili sui minori. È l’esperienza da parte dei bambini di qualsiasi forma di maltrattamento, compiuto attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica, su figure di riferimento. Compromette lo sviluppo fisico e cognitivo, condiziona il comportamento e le relazioni.
Problema attuale e diffuso, la violenza assistita è il punto di partenza del libro “La bambola di pezza” a cura di Valentina De Giovanni, presidente dell’Associazione Avvocati matrimonialisti italiani (distretto di Napoli). Il volume sarà presentato il 24 febbraio nel foyer del teatro Diana di Napoli, alle 11.30.
L’antologia edita da Homo Scrivens, frutto di un percorso letterario condotto con gli studenti dell’istituto superiore Nitti di Portici, raccoglie i racconti di alcuni tra gli autori più importanti del panorama noir nazionale, tra cui Maurizio de Giovanni.
Con la curatrice, interverranno alla presentazione al Diana gli autori: Rosalia Catapano, Anna Copertino, Luca Marano, Rosi Selo, Stefano Tondo, Serena Venditto e Giancarlo Vitagliano, insieme a Immacolata Iadicicco, dirigente scolastica dell’Istituto Nitti. Modera l’incontro l’editore Aldo Putignano.
Il libro
La bambola di pezza è il titolo del racconto di Maurizio de Giovanni che apre e dà il nome al volume, e riassume le finalità del libro, ovvero sollecitare una riflessione sulla violenza assistita nella società civile.
La scrittura di de Giovanni è la lama di un bisturi, che scende in profondità e lacera la carne, indagando nell’animo di una donna e della sua bambina, attraverso gli occhi di un uomo che ha visto, che ha capito tutto, ma ha preferito girarsi dall’altra parte. Su questo tema sono pubblicati racconti di alcuni dei nomi più interessanti del giallo e del noir contemporaneo e molti altri autori di prestigio.
Con de Giovanni in questa sfida gli scrittori Sara Bilotti, Barbara Perna, Martin Rua, Valeria Sara Papini, Rosi Selo, Serena Venditto, Letizia Vicidomini.
“La violenza nei confronti dei soggetti più deboli è il più odioso dei fenomeni sociali – spiega Valentina de Giovanni, presidente AMI Napoli – Da alcuni anni, poi, è stata data particolare importanza a un altro fenomeno molto frequente e ingiustamente sottovalutato: la violenza assistita. Si tratta di quella forma di maltrattamento psicologico che si manifesta tutte le volte in cui un bambino si trova esposto a forme di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica esercitata sulle figure che costituiscono per lui un punto di riferimento o su persone a lui legate affettivamente, che siano adulte o minori. Rientrano nella categoria della violenza assistita anche quelle situazioni in cui il minore assiste a violenze su altri minori e/o altri membri della famiglia”.