martedì, 22 Ottobre, 2024
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Napoli

Uscita obbligatoria Doganella

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In questo strascico d’estate mi capita di tornare spesso tardi la notte in città con l’auto e trovare puntualmente la Tangenziale chiusa all’altezza “Doganella”. Ci ricasco sempre, il navigatore non mi avverte, così sono costretto a uscire. Durante i lunghi e monotoni mesi caldi, non ho potuto fare a meno di notare il disastro in cui versa la nostra rete stradale. Da nord a sud, autostrada, statali e provinciali, non c’è via che per un largo tratto non sia chiusa a causa di lavori in corso. Ovunque tu voglia andare, stai certo che d’improvviso la carreggiata si restringerà, e dovrai incanalarti in una lunga coda. Esci, rientri, riesci, poi ti ferma un semaforo, e poi gli avvallamenti, le buche sulle strade interne, le uscite obbligatorie. È un rebus viaggiare per l’Italia, per andare da A a B devi prima passare per C, raggiungere il punto D, quindi tornare indietro. Non c’è una via dritta, sei costretto ad affrontare le gincane, come nel rally; per fortuna ho una Mini, sono avvantaggiato in tal senso.

Manco un po’ dall’Europa, ma ricordo le strade della Germania, dritte come l’orizzonte, quattro corsie libere da ostacoli, e soprattutto gratuite. Noi, invece, paghiamo profumatamente al casello, eppure, nel momento preciso in cui scrivo, sul sito di Autostrade segnalano ventuno rallentamenti per lavori.

Ma noi siamo quel Paese nel quale per arrivare in macchina da Palermo a Catania ci vogliono quattro ore. Non amo l’estate, la trovo volgare, arida, d’estate ci instupidiamo ancor di più, tendiamo a cercarla la superficialità.

L’estate è quella dei tormentoni trap alla radio, il periodo nel quale le piante e gli animali soffrono, d’estate sudiamo, affanniamo, puzziamo, siamo soli, checché se ne dica. Non c’è altra stagione così brava nel rimarcare le diseguaglianze sociali, capace di far emergere le disfunzioni delle nostre famiglie. C’è chi ad agosto resta in città, chi non può permettersi una vacanza, chi non vuole instupidirsi, chi è solo col suo cane, chi assiste un genitore. È un periodo già di per sé difficile, perché renderlo ancora più ostile? Perché ogni maledetta sera mi costringete a uscire alla Doganella e fare il giro intero di Napoli per tornare a casa?

Aiutateci ad affrontare meglio la stagione, acconciate almeno le strade.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/08/25/news/uscita_obbligatoria_doganella_lorenzo_marone_granelli_napoli-423461905/?rss

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