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Ucraina e Gaza, a RepIdee il mondo a un bivio. Annunziata: “Per l’Europa è una trappola mortale”

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“Il conflitto in Ucraina e la guerra in Medioriente si sono quasi saldate tra loro, diventando la stessa cosa: è difficile immaginare una soluzione dell’uno senza effetti diretti sull’altra. Per l’Europa questa è ormai diventata una trappola mortale. Nascondersi vuol dire favorire l’instabilità: anche per questo vale la pena mettermi in gioco, provandoci”.

Non usa mezzi termini Lucia Annunziata, confermando la sua candidatura alle prossime elezioni europee e aprendo il “talk” su guerre e rischi per il Vecchio Continente in dialogo con Gerardo Greco,Lucio Caracciolo e Fabio Tonacci nel cuore della serata de “La Repubblica delle Idee” a Napoli.

Si parte dall’analisi delle ultime novità geopolitiche in una fase ingarbugliata che pure rivela qualche spiraglio potenzialmente positivo.“Il congresso americano – ricorda Caracciolo, fondatore e direttore della rivista “Limes” – ha deliberato 61 miliardi di aiuti per l’Ucraina. Ebbene, ci sono ‘segnali di fumo’ che sembrano preludere a un ‘cessate il fuoco’ credibile e duraturo in Ucraina. Ad oggi i russi – dopo aver respinto il tentativo di controffensiva ucraino – avanzano lentamente minacciando anche Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina. Ed è dunque fatale che l’’Ucraina chieda con sempre maggiore convinzione aiuti così come è chiaro all’Occidente che non sia accettabile che l’Ucraina si accartocci su sé stessa, con conseguenze importanti sull’intera area. Dopodiché – prosegue Caracciolo – c’è da chiedersi cosa sarà l’Ucraina quando le armi cesseranno di sparare, considerando che Zelenski chiederebbe la garanzia di una reazione militare qualora i russi tornassero a invadere. Insomma, anche il ‘cessate il fuoco’ non basta: l’Ucraina rischia di essere a lungo un problema per l’Europa”.

“Europa e Usa sono, ad oggi, l’unica speranza per gli ucraini. – aggiunge Tonacci, inviato di Repubblica – Zelenski ha cambiato registro e – dopo due anni di totale fiducia nell’esito del conflitto – sembra aver cambiato approccio”.

Si è parlato, naturalmente, anche di America e di elezioni presidenziali. Partendo dal rischio-Trump (che spaventa l’Ucraina, considerandolo filo-putiniano) e dal sostegno Usa, quasi incondizionato, a Israele. “Biden segue Israele da tanti anni e ha un attaccamento emotivo, considerando l’unica reale democrazia dell’area. – spiega ancora Tonacci – Ho più volte chiesto agli americani cosa debba accadere perché questo appoggio quasi incondizionato a Netanyahu venga meno. Ebbene, se da un lato chiede di limitare le morti civili – 33 mila secondo le autorità locali – dall’altro continua a manifestare il sostegno. Israele parla da sempre agli americani, come ho peraltro constatato sul campo da inviato “embedded” nella striscia di Gaza: l’attenzione ai media americani è prevalente, rispetto a quelli europei. Di più: nessuno è spaventato dalle elezioni americane, dando per scontato in qualsiasi caso l’appoggio Usa. Il vero problema, chiarissimo per chi vive quei luoghi, è che la soluzione di due popoli in due stati non sta bene a nessuna delle due fazioni. Con 30 mila famiglie con un morto in casa, il rancore tornerà fuori”.

“L’unica soluzione possibile per i prossimi decenni è quella di un unico stato e non due, e questa circostanza ci mostra chiaramente la nostra ipocrisia. – conferma Caracciolo – Per la prima volta in Israele c’è una componente che ha una visione religiosa, e dunque non laica, della geopolitica. Difficile, con queste condizioni, immaginare una soluzione della partita”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/04/20/news/ucraina_gaza_annunziata-422651999/?rss

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