“Ci sono studi scientifici secondo cui potrebbero esserci scosse con magnitudo più alta, non oltre 5”. Ad affermarlo il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, durante la conferenza stampa a Palazzo San Giacomo sullo scenario attuale ai Campi Flegrei, dopo il terremoto con oltre 150 scosse che ha colpito il territorio. “Dobbiamo gestire questa situazione di emergenza con cui probabilmente conviveremo per mesi. La Protezione civile non ha rilevato danni su strutture private stanotte, dobbiamo fare in modo che la normale paura non si trasformi in panico. Per questo, dobbiamo informare i cittadini, dobbiamo fare assieme una comunicazione corretta, non allarmistica, affinché si rafforzi la convivenza con il bradisismo”, ha sottolineato.
“Lancio un messaggio a tutti, non posso dire alle persone di non avere paura, c’è sempre, è fisiologica, ai napoletani dico che c’è grande attenzione e controllo, mai questo territorio è stato controllato come adesso, quindi cerchiamo di vivere il più normalmente possibile, avremo cura della sicurezza dei napoletani, da amministratori e conoscitori del fenomeno, non vi fate prendere dal panico”, ha quindi detto Manfredi che ha reso nota la situazione: “L’Ingv ha osservato che i parametri non sono variati, la crescita è inalterata e le analisi che abbiamo fatto sulle strutture pubbliche interessate ai fenomeni nella zona d’interesse non hanno rilevato danni”. “I tecnici del Comune e della Città Metropolitana ci dicono che non ci sono danni, non ci sono danni alle strutture scolastiche, abbiamo fatto indagini sul Maradona, alla Mostra d’Oltremare, nessun effetto significativo delle scosse”, ha proseguito.
“Prima c’era un piano emergenza solo per eruzione, da cui siamo lontani mille anni, oggi abbiamo un piano d’emergenza legato al sisma”, ha detto ancora il sindaco annunciando un’area di attesa per i cittadini della X municipalità (Bagnoli-Fuorigrotta) che non vogliono passare la notte nel proprio appartamento.
“La Protezione civile realizzerà una zona di attesa con 200 posti, ci sono due-opzioni, saranno comunicate e realizzate in giornata”, ha spiegato Manfredi, che oltre a preannunciare che domani le scuole saranno aperte anche nella IX e X municipalità, ha risposto così ai cronisti a proposito dello scenario potenziale di evacuazione, se dovesse esserci un’escalation delle scosse nell’area flegrea. “Prima c’era un piano emergenza solo per eruzione, da cui siamo lontani mille anni, oggi abbiamo un piano d’emergenza legato al sisma, ricordiamo che il bradisismo è un sintomo, non l’eruzione. Sarebbero nel caso interessate solo per persone nell’area gialla con soglie di intervento previste dalla Protezione Civile, come parte del piano espositivo nazionale”, ha sottolineato.
“Abbiamo deciso che fossero chiuse le scuole solo in due municipalità (la IX e la X) perché non si fa allarmismo o sciacallaggio. Se ci sono lontane preoccupazioni noi interveniamo, sennò le istituzioni devono consentire di vivere in normalità”, ha detto ancora motivando la scelta di non chiudere gli edifici scolastici in tutta Napoli dopo le scosse di ieri. A proposito delle vie di fuga ai Campi Flegrei, in caso di escalation delle scosse, il sindaco di Napoli ha spiegato: “Si tratta di garantire un flusso scorrevole,per la gestione della viabilità si è deciso l’immediata messa in campo di polizia stradale e municipale per la gestione del traffico, se ci fosse la necessità di muoversi”.
Sui danni di immagine all’estero per le scosse ai Campi Flegrei, Manfredi ha ribadito: “Il lavoro più difficile è informare i cittadini che devono sapere tutto evitando le fake news. Ho sentito di frane ed esplosioni di gas stanotte, tutto falso, dobbiamo dire tutto ai cittadini, ma che siano cose vere, evitando le speculazioni. Sappiamo cosa è successo a Ischia, i nostri concorrenti sfruttano in modo malevolo la situazione”, ha concluso il sindaco, che ha rassicurato sulla sicurezza dei quartieri di Napoli che non sono interessati all’area delle scosse bradisismiche: “Tutte le segnalazioni ricevute dai Vigili del fuoco ci dicono che non ci sono danni, risentimenti ci sono stati ma non danni strutturali, al massimo qualche caduta di intonaco anche in presenza di scosse importanti. Questo è il segnale che il patrimonio edilizio di Napoli non è quello di 40 anni fa, il che non significa che siamo sicuri al 100% ma per chi è fuori dall’area interessata, le scosse hanno effetti trascurabili”.