Sulle spiagge di Capri non si potrà più fumare

Due obiettivi: tutelare il diritto alla salute, anche dei consumatori passivi, e “contrastare la gravissima abitudine di gettare sul suolo e nelle acque i mozziconi, che costituiscono i rifiuti marini più inquinanti e di difficile rimozione, e che a lungo termine possono tradursi in effetti devastanti per l’ambiente e per la salute pubblica”.
Così, sulla scia di provvedimenti analoghi emanati da altre località italiana dalla forte vocazione balneare, il Comune di Capri emana, con una nuova ordinanza sindacale, la numero 80 del 2 agosto, il divieto di fumo su tutte le spiagge del territorio comunale, ad eccezione di alcune aree che verranno appositamente segnalate ed attrezzate.
Nel testo, elaborato in sinergia con il consigliere con delega all’ambiente Vanessa Ruocco, il sindaco Paolo Falco evidenzia, in premessa, come – secondo i dati del Ministero della Salute – il fumo da tabacco sia una delle principali cause di morte e disabilità tra la popolazione, quanto basta – dunque – per disincentivarne la pratica. La stessa ordinanza sottolinea il “divieto di gettare rifiuti prodotti da fumo sul suolo, nei tombini e nelle acque”.
“Siamo certi che i cittadini rispetteranno le prescrizioni, consapevoli che la tutela della salute e dell’ambiente passa soprattutto attraverso comportamenti consapevoli e corretti”, spiega il primo cittadino.
E arriva, contestualmente, anche un’ordinanza del comandante della polizia municipale di Capri, la numero 79, volta – sulla scia della regolamentazione nazionale – a mettere maggiore ordine alla presenza dei cani sul territorio dell’isola: in particolare, ne obbliga la conduzione al guinzaglio (“un guinzaglio adeguato alle caratteristiche della razza posseduta”) e prevede che il proprietario o chi conduce il cane dovrà avere al seguito la museruola, “da far indossare su richiesta delle autorità competenti o nei casi in cui si frequentino luoghi di grande affollamento di persone o in situazioni in cui possa essere messa a repentaglio la sicurezza di persone e altri animali, dovuto anche alle ridotte dimensioni delle strade” e che sia “munito di strumenti idonei per la raccolta delle deiezioni e di un contenitore di acqua, con adeguata capienza, con il quale provvedere alla pulizia di eventuali residui delle deiezioni raccolte e dei bisogni urinari dell’animale”. Si sottolinea con l’ordinanza anche l’obbligo di “adottare, tutte le volte che le circostanze lo richiedono, cautele ed accorgimenti per evitare che il proprio animale, anche se tenuto regolarmente al guinzaglio, possa arrecare danno a persone o animali”.