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4 febbraio alle ore 18:00 presso il Teatro Trianon Viviani, in piazza
Vincenzo Calenda 9, si alzerà il sipario su “Studio
su Miseria
e Nobiltà” di Eduardo
Scarpetta. Sarà l’appuntamento finale della prima tappa
laboratoriale “Il Capostipite” dell’articolato progetto
“Civiltà teatrale napoletana”, un percorso formativo promosso e
finanziato dal Comune di Napoli, realizzato da Sanitansamble
EF, in collaborazione con
Prospet
Promozione Spettacolo e
Associazione
Assoli, e rivolto a un gruppo di giovani aspiranti
attori/cantanti/musicisti, che hanno avuto l’occasione di
confrontarsi sul piano teorico e su quello pratico, attraverso un
mese di attività di laboratorio, con la storia del teatro napoletano
e, in particolare, con la figura di Scarpetta, di
cui ricorre quest’anno il centenario della scomparsa.
Ingresso
gratuito, fino a esaurimento posti.
restituzione del laboratorio teatrale “Il Capostipite” ha
dedicato una serie di incontri alla grande drammaturgia di Eduardo
Scarpetta, in occasione del centenario della sua scomparsa. Il
percorso di studio ha visto un gruppo di giovani attori confrontarsi
con uno dei testi più celebri del repertorio scarpettiano: “Miseria
e Nobiltà”, commedia del 1887, che racconta le vicende di Don
Felice Sciosciammocca e del salassatore Don Pasquale, due personaggi
che si fingono parenti del Marchesino Eugenio, allo scopo di
consentirgli di sposare la figlia di Gaetano Semmolone, ex cuoco
arricchito.
Il
risultato di questo ciclo di incontri si concretizza in una
restituzione che, pur rimanendo fedele alle scene principali
dell’opera, esplora con particolare attenzione la lingua sincopata
e onomatopeica che caratterizza il testo. Un linguaggio che,
attraverso l’uso del corpo, crea una stretta collusione con la
parola, e il ritmo serrato che pervade l’intero lavoro.
Lo
studio è concentrato sull’analisi del testo, arricchendolo con
piccoli segnali scenici, elementi di costume e giochi musicali,
mantenendo intatti gli elementi essenziali che ne fanno una delle
opere più divertenti di Scarpetta. La proposta è una “bozza”
del lavoro, che, pur non essendo una messinscena definitiva, vuole
offrire uno spunto per una futura realizzazione scenica.
Fonte: https://www.comune.napoli.it/civilta-teatrale-napoletana