È stata finalmente attivata, dopo una lunga attesa, la piattaforma pubblica per la raccolta delle firme online, con SPID o carta di identità elettronica, per i referendum abrogativi ex art. 75 della Costituzione e le proposte di legge di iniziativa popolare.
Questo il link: https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500020
È una buona notizia per la democrazia italiana, che certo può respirare aria nuova. Ed è un’ottima notizia in specie per la raccolta delle firme a sostegno del quesito abrogativo totale della legge Calderoli (86/2024), presentato in Cassazione il 5 luglio da un comitato rappresentativo di forze politiche, sindacati, associazioni.
In poche ore di attivazione della piattaforma il quesito ha già raccolto quasi 30000 firme. È un segnale di grande importanza. Nessuno dica che è inutile, perché tanto poi non si raggiungerà nel voto popolare il quorum strutturale della maggioranza degli aventi diritto.
Nel referendum del 4 dicembre 2016 sulla riforma Renzi-Boschi – che essendo legge costituzionale nemmeno lo richiedeva quel quorum – andò a votare il 65% degli aventi diritto: oltre 33 milioni di elettrici ed elettori. La battaglia era per il no, che vinse. La voglia di partecipare che ora vediamo, nelle firme online e nei tanti banchetti per la raccolta da cui viene la notizia di file in attesa, ci dice che possiamo farcela, e questa volta per far vincere il sì. Quindi tutte e tutti a firmare, online o ai banchetti.
Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/07/26/news/referendum_autonomia_link-423416146/?rss