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Nuova foto del buco nero, l’astrofisica Mariafelicia De Laurentis: “Un orgoglio anche per la mia Napoli”

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Riecco il buco nero più celebre dell’universo. Il primo a essere fotografato, nel 2017, torna a mostrarsi ai ricercatori. Arricchendo significativamente la nostra comprensione di uno dei fenomeni più straordinari, e in parte oscuri, dello spazio. Lui è M87*, un buco nero supermassiccio, 6,5 miliardi di volte la massa solare, 55 milioni di anni luce dalla Terra: l’Event Horizon Telescope (EHT) ha appena pubblicato nuove immagini, provenienti da osservazioni effettuate nell’aprile 2018. C’è da stropicciare gli occhi di fronte a quell’anello luminoso che circonda una profonda depressione centrale, “l’ombra del buco nero”, come previsto dalla relatività generale: rispetto alle fotografie precedenti, il picco di luminosità dell’anello si è spostato di circa 30 gradi. Il tutto è coerente con la nostra comprensione teorica della variabilità del materiale turbolento intorno ai buchi neri. Conferma, in sostanza, la teoria della relatività di Einstein.

E nella nuova, sensazionale evidenza c’è molto di Italia e molto di Napoli: del gruppo internazionale di ricerca della collaborazione EHT fanno parte anche ricercatrici e ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dell’Università di Cagliari.


Napoletana doc è l’astrofisica Mariafelicia De Laurentis, che insegna all’Università degli Studi di Napoli Federico II ed è ricercatrice INFN: fa parte del Management Team, il nucleo di comando della collaborazione, in qualità di Deputy Project Scientist. Il suo telefono è rovente, in queste ore. “Sì, siamo profondamente orgogliosi. – dice a Repubblica – Questa nuova immagine approfondisce notevolmente la nostra conoscenza della natura e della dinamica di M87, offrendo importanti indicazioni sulla geometria e sull’ambiente circostante”.

Fotografare un buco nero non è impresa facile. “La sfida più importante è quella di riuscire a costruire uno strumento con una risoluzione tale da riuscire a distinguere i dettagli della cosiddetta ombra del buco nero, la parte scura al centro dell’immagine. Per ottenere una risoluzione accettabile sarebbe stato necessario costruire un telescopio grande quanto la Terra stessa. Per questo motivo, abbiamo utilizzato una rete di telescopi sparsi per il pianeta, che per mezzo di una tecnica nota come interferometria su lunghissima base, di fatto ci ha permesso di simulare un telescopio virtuale grande quanto la Terra. Per dare un’idea più concreta, il potere risolutivo che l’Event Horizon Telescope raggiunge, ci permetterebbe di osservare una pallina da tennis sulla superficie della luna”. Mica male.


Con il suo ruolo, Mariafelicia è impegnata nel delineare le strategie di ricerca, nella supervisione dei progetti, nella pianificazione delle future osservazioni e nello sviluppo delle attività scientifiche. “Mi occupo anche della gestione dei vari gruppi di lavoro, compresa la responsabilità di reclutare, nominare e svolgere il ruolo di mentore nei confronti dei coordinatori dei gruppi e dei progetti”, aggiunge. “Un risultato del genere è un motivo di gioia e soddisfazione personale, ma ancor di più rappresenta una vittoria collettiva per la nostra comunità accademica e per la città di Napoli, che porto con fierezza in un contesto globale. – spiega De Laurentis – La responsabilità di promuovere il prestigio della nostra istituzione e della nostra città è un compito che abbraccio con ardente passione e dedizione. E so che non finisce qui. Anche per questo continuerò a lavorare instancabilmente per il successo di questa missione, consapevole dell’importanza e dell’impatto significativo che ha sulla nostra comunità locale e al di là dei suoi confini. Portare avanti con successo Napoli e l’Università Federico II nel panorama internazionale è una sfida che affronto con entusiasmo e impegno costante”.

Mariafelicia De Laurentis – già premiata con il suo team con la Medaglia Einstein, qualcosa di molto simile a un Nobel – insegna astronomia e astrofisica alla Federico II. Dove sarà accolta, in queste ore, da un applauso collettivo. “Spero soprattutto di essere da esempio ispiratore per molti dei nostri studenti. – dice – Mi piacerebbe che il mio percorso possa essere da modello per tutti i giovani del sud: il talento e l’impegno possono aprire le porte a opportunità straordinarie”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/01/18/news/nuova_foto_del_buco_nero_lastrofisica_mariafelicia_de_laurentis_un_orgoglio_anche_per_la_mia_napoli-421913354/?rss

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