Con il trionfo (prevedibile) di “Oppenheimer”, film di Christopher Nolan, ai Golden Globe, e le 15 nomination ai Bafta – sognando l’Oscar a marzo – sempre più interesse intorno al volume “Oppenheimer, Putin e altre storie sulla bomba di Einstein, Kubrick, Krusciov, Reagan, Fermi, Kennedy, Teller, Lavrov, Medvedev” dei napoletani Francesco Dall’Aglio e Carlo Ziviello, pubblicato da ad est dell’equatore.
Fin dalla sua comparsa nello scenario mondiale la bomba atomica non ha mai smesso di inquietare e interrogare politici, scienziati e artisti. E persino mettere contro cineasti contro la più grande potenza del mondo. Come quando nel 1983 il regista di Star Wars George Lucas fece causa ai giornalisti che usavano impropriamente il titolo della sua saga in riferimento allo “scudo spaziale” voluto dal presidente Ronald Reagan. Oggi la Bomba è tornata protagonista: dall’Iran all’Ucraina, alla guerra tra Israele e Palestina le potenze nucleari si ritirano dai Trattati internazionali, annunciano di voler riprendere i test, mandano in missione i bombardieri e i sottomarini strategici o, peggio, ne minacciano l’uso. E Napoli e dintorni non possono che essere protagonisti: qui c’è la base Nato più importante d’Europa, Gricignano d’Aversa è la base della sesta flotta. Il Mediterraneo è pieno di navi Nato e russe. Napoli durante la Guerra Fredda era un obiettivo nucleare.
A Lago Patria c’era un bunker sottomarino risalente al periodo della Guerra Fredda, doveva salvare gli ufficiali Nato in caso di bombardamento nucleare di Napoli. E’ in parte visitabile . Francesco Dall’Aglio e Carlo Ziviello in “Oppenheimer, Putin e altre storie sulla bomba di Einstein, Kubrick, Krusciov, Reagan, Fermi, Kennedy, Teller, Lavrov, Medvedev” costruiscono una cronologia ragionata sulla minaccia e le minacce atomiche nelle parole di chi ha inventato, testato, studiato, rappresentato o utilizzato come arma e deterrente la Bomba. Tra strategie nucleari, radiazioni, la guerra dei test e le “guerre stellari”.Da Los Alamos alla guerra in Ucraina. Ottanta anni di evoluzione del linguaggio nucleare: dal terrore e fascinazione degli scienziati del progetto Manhattan fino all’apparente inconsapevolezza dei giorni nostri, come se politici e militari avessero dimenticato il demone che giace dormiente nelle testate dei missili. Un’antologia di storie, personaggi, operazioni militari, errori catastrofici, episodi sconosciuti o che riguardano l’Italia come i missili Jupiter in Puglia o i Cruise in Sicilia.
E le dichiarazioni dei protagonisti da Robert Oppenheimer, Albert Einstein, Enrico Fermi e Harry Truman fino Vladimir Putin, Liz Truss, Sergej Lavrov e Dmitri Medvedev che mostrano i cambiamenti della dottrina e diplomazia nucleare nella Storia, dove anno dopo anno sembra svanita ogni cautela e timore verso la forza dell’atomo. L’uomo è davvero diventato morte, il distruttore di mondi o è il linguaggio ad essersi ridotto a un vuoto abbaiare?Un libro divulgativo che non trascura gli aspetti ironici della vicenda, utile per orientarsi e comprendere se il tabù della mutua distruzione assicurata è stato davvero infranto.