NAPOLI. Think big è la nuova mostra di Enrico Caria, a cura di Alessandra Pacelli, che sarà inaugurata in anteprima, venerdì 10 maggio dalle 19 alle 21.30 nello spazio “480 Site Specific”, casa Piciocchi Pascale, in via Torquato Tasso n.480.
“Un “Pensare in grande” per un artista poliedrico – si legge nel comunicato – che sfida le convenzioni e invita il pubblico a esplorare nuove dimensioni dell’arte. Attraverso una fusione di pittura e video, l’esposizione, in programma fino al 10 giugno, apre un cortocircuito visivo che trasporta in una realtà alternativa, capace di suscitare emozioni contrastanti. Nea-polis, città protagonista dell’esposizione, diventa un luogo irreale e affascinante”.
Caria “si appropria del senso di spaesamento che caratterizza la metropoli – prosegue la nota – e lo trasforma in una visione, popolata da segni, rumori e giochi enigmatici; in un caleidoscopio di colori vivaci e tratti incisivi, che raccontano storie di personaggi complessi e ambigui”.
“…E qui entra in gioco Napoli, bella e bastarda – scrive la curatrice Alessandra Pacelli – La città è protagonista ma come luogo irriconoscibile, governato da pratiche illogiche impossibili da scardinare. L’artista interviene sul senso di spiazzamento, se ne appropria, lo decodifica, manipola le cose con l’immaginazione e trasforma questa città non in un suo doppio ma in una contro-realtà fatta di segni, rumori e strani giochi di feste e forche”.
Negli spazi interni della home gallery di Luca Piciocchi e Gabriella Pascale saranno esposte ventisei opere su carta, ognuna delle quali è compendiata da uno storytelling letterario. Il percorso si conclude all’esterno, sulle tracce dell’ultimo lavoro. Nel giardino una piccola arena proietta a loop il “filminuto”, che dà il titolo alla mostra. Un’opera audiovisiva della durata di 60 secondi, in cui lo scatto futurista che lega disegni e racconti, rilancia verso un futuro ancora più remoto: il ritorno all’età della pietra. Dove, però, certe abitudini contemporanee tenacemente persistono. Non a caso l’oggetto, feticcio del filmato, è fisicamente disponibile: lo “smartstone”.
Nota dell’artista Enrico Caria: “THINK BIG e mi aggrappo a tutto quello che ha avuto senso per me che son bifolco, frullo tutto io, rubo, sniffo mastico e risputo nel piatto dove ho mangiato. E prima di buttare tutto al secchio leggo nei resti e sbircio dietro l’angolo: tipi inaffidabili, città invivibili e cataclismi uh che mal’e capa! Guerra e pace all’anima vostra e di chi non vi stramaledice che dopo la quarta mondiale quella dopo ce la giochiamo con le clave…e poi si ricomincia da 3: dagli smartstone, al grande schermo al mito della caverna.2. E ho detto tutto.”