Tiziana Cozzi
Dopo circa due settimane la mega buca proprio dinanzi alla funicolare di Chiaia in via del Parco Margherita, colpevole di decine di cadute di scooter e pedoni, è finalmente stata riparata.
Ieri mattina, un camion di NapoliServizi è intervenuto, riempiendo di cemento il profondo fosso da cui erano saltati via diversi sampietrini, dopo che decine di pneumatici tra scooter, auto e bus ci avevano fatto i conti. Ma nonostante l’aggiusto temporaneo, la strada resta uno slalom tra rappezzi, buche, tombini saltati, porfidi in mezzo alla carreggiata e sistemati ai margini della via in fila indiana, uno dopo l’altro a ridosso del marciapiedi.
«Ogni giorno è un terno al lotto- sorride, rassegnato, Francesco Morra- si devono schivare le buche, evitare i dislivelli dei rappezzi è una gimkana che a sera non ti risparmia il mal di schiena».
«Qui sono caduti almeno due motorini al giorno – racconta Diego Coppola storico fruttivendolo adiacente alla funicolare di Chiaia chiusa da un anno e mezzo, indicando la buca appena riparata – ma abbiamo raccolto e prestato aiuto anche a tanti pedoni, molti anziani. I cubetti di porfido schizzano pericolosamente, la buca era pericolosa, profonda, abbiamo segnalato anche noi, oltre ai residenti ma fino a oggi (ieri, ndr) nessuno era intervenuto».
In effetti i sampietrini sono accumulati lungo il ciglio della strada, in ogni angolo del piazzale antistante l’impianto di risalita al Vomero, in mezzo a pezzi di moto e auto, caduti dopo gli incidenti. I vetri, dietro le sbarre, sono lesionati.
I cubetti che le auto e i bus con forza fanno schizzare via, hanno colpito più volte la stazione della funicolare. «Una volta sono arrivati fino all’interno – racconta un pedone – ci siamo spaventati tutti». Via del Parco Margherita è percorsa anche dal bus che sale su al Vomero al posto della funicolare in manutenzione.
Ci sono sampietrini perfino davanti ad un asilo, “Tutti giù per terra”, una decina, accumulati in un angolo del marciapiedi. «Un incubo – protesta Sergio Napoletano, mentre accompagna il bimbo a scuola – è una strada da terzo mondo». Condizioni di degrado in una via nel cuore di Chiaia, una delle più prestigiose strade della città: un appartamento da 110 metri varia dai 450 ai 550 mila euro, le case sono valutate a 3600 euro al metro quadrato «ma si può pagare anche il doppio in alcuni casi – spiega un residente Maurizio Samboni – una strada esclusiva, eppure siamo costretti a vivere in queste condizioni. Ho portato l’auto dal carrozziere 6 volte in un anno, solo per i guasti dovuti ai sussulti e ai dislivelli percorrendola».
Per una buca riempita, ce ne sono almeno una ventina che ancora sono lì. «Basta, i sampietrini vanno tolti», è il coro dei residenti.
Piccoli e grandi avvallamenti lungo tutti i 4 chilometri circa fino al corso Vittorio Emanuele, mega rappezzi che fanno traballare auto e motorini, soluzioni provvisorie lasciate lì oltre il tempo consentito. All’altezza del civico 65, al centro della carreggiata, ecco un tombino saltato e una struttura di transenne ad impedire che qualcuno vi cada. È qui che la direzione dei veicoli cambia per cercare di evitarlo e si rischia pure qualche incidente se non si presta la dovuta attenzione.
Oltre, buche ogni 5, 10 metri: la strada in scooter è davvero un percorso a ostacoli. La via è stata oggetto di petizioni, proteste, si sono formati anche comitati ad hoc per chiedere la rimozione dei sampietrini.
C’è un progetto per l’asfalto, approvato dal Comune, annunciato e finanziato ma ancora in attesa di partire. Lo assicura l’assessore alla Mobilità Edoardo Cosenza: «Sui lavori di rifacimento di intere strade, molto costosi, il primo è proprio Parco Margherita, un progetto approvato con l’eliminazione dei cubetti, la g]ara dei lavori è stata fatta ed approvata. Si sta studiando la tempistica».
Nel settembre di due anni fa si annunciava la partenza della gara, dopo una lunga trattativa di oltre un anno con la Soprintendenza per l’eliminazione dei sampietrini. I sampietrini saranno utilizzati per il rifacimento dei marciapiedi, come in viale Maria Cristina di Savoia, sulle scale a San Pasquale, nell’area davanti alla Funicolare di Chiaia e alla stazione della metropolitana, accanto all’ex Grand hotel Eden, splendido edificio liberty sul primo tratto della strada, lato piazza Amedeo. Lavori da attendere ancora, dunque. E per chi voglia avventurarsi verso il Vomero, c’è via Tasso: asfalto colabrodo , tratti rappezzati, sfondati e pieni di dislivelli.