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Marigliano, incendiato portone della chiesa e scaraventata a terra statua di san Pio

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«Francamente non mi spiego questo gesto, ma se si tratta di un atto intimidatorio sia chiaro allora che noi continueremo per la nostra strada e non indietreggeremo di un solo passo». Don Ciro Toscano, parroco della chiesa del Sacro Cuore nel rione Pontecitra, a Marigliano, non riesce a spiegarsi ancora quanto è avvenuto la notte precedente. Quando si è svegliato, ha trovato il portone d’ingresso della sua chiesa incendiato e una statua raffigurante san Pio da Pietrelcina riversa a terra. È la seconda volta in pochi giorni che qualcuno si accanisce contro di essa.

L’autore del raid, avvenuto verosimilmente dopo l’una di notte, ha anche lasciato una scritta all’interno della chiesa: “Primo Br”. Né il parroco né i carabinieri di Marigliano, che indagano sulla vicenda grazie anche all’ausilio delle telecamere di videosorveglianza installate nel quartiere, sono riusciti ancora a decifrarla. «Sono parroco qui da sei anni e non ho mai ricevuto una sola minaccia – dice don Ciro ?. Sì, questo è un quartiere popolare in cui si sa che si spaccia droga, ma qui io mi sono sempre sentito amato e rispettato. Mi vogliono bene tutti. Questo gesto non riusciamo proprio a capirlo». Don Ciro non è propriamente un parroco “anticamorra”. Però col suo arrivo ha rivitalizzato la vita della parrocchia e, di conseguenza, dello stesso quartiere.

«Preferisco non parlare pubblicamente contro la camorra e i camorristi – racconta il sacerdote ?. Con queste persone preferisco parlare di persona, faccia a faccia. Da quando sono qui abbiamo cercato di far diventare la chiesa un punto di riferimento, visto che non ce ne sono altri. La nostra è una normale parrocchia di periferia: accogliamo i giovani e le loro famiglie. È accaduto però qualcosa di sorprendente, cioè che questa chiesa periferica è diventata centrale nella vita della città. Molti fedeli arrivano anche dal centro». E se fosse proprio questo a spiegare i raid? «Certo – risponde don Ciro ?, è possibile che questo afflusso insolito di persone e questa attenzione, insolite in un “”rione-dormitorio”, abbia toccato gli affari di qualcuno. Siamo però nel campo delle ipotesi: solo i carabinieri possono aiutarci a capire cosa è realmente accaduto. Non va nemmeno esclusa la possibilità che si sia trattato di un gesto sconsiderato».

A ogni modo, sottolinea il parroco, «noi andremo avanti per la nostra strada, senza lasciarci minimamente intimorire». Don Ciro non vuole chiudere però le porte della sua chiesa a nessuno. In particolar modo adesso, a Giubileo in corso. «Anche la nostra è una Porta santa, ora un po’ bruciacchiata, che ciascuno può varcare. Io sono qui per tutti, nessuno escluso». In mattinata, il sacerdote ha ricevuto la visita del sindaco di Marigliano, Peppe Jossa, che ha dato notizia del raid sui suoi canali social. «È un atto gravissimo – ha dichiarato Jossa ?. Io, in prima persona, tutti i cittadini di Marigliano, siamo al fianco di don Ciro, per la legalità e per il quartiere Pontecitra».

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2025/02/07/news/marigliano_incendiato_portone_della_chiesa_e_scaraventata_a_terra_statua_di_san_pio-423987982/?rss

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