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L’urlo di Trump e i nativi americani

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Si chiama Madman Theory e già il nome dice tutto: agire in modo imprevedibile, apparentemente irrazionale, così da spaventare l’avversario e piegarlo al proprio volere. Nixon la teorizzò, Trump la pratica. Lo sta facendo ancora, nella sua battaglia a colpi di dazi contro il mondo. Il piano? Colpire chiunque osi esportare negli Usa, alzando le tariffe fino al 60%. Nessuno escluso: Europa, Cina, Messico, Canada. Tutti schedati. Per ogni container che entra, una tassa. Trump la chiama America First, ma il rischio concreto è che si trasformi in America Only. Perché se alzi muri commerciali, chiudi le porte in faccia ai partner e lanci imposte come coriandoli a Capodanno, finisce che al tavolo delle trattative ci sei solo tu. Più che una superpotenza, sembri un vicino scorbutico che si lamenta del barbecue altrui. Il risultato è che i mercati tremano, gli investitori fuggono, il dollaro perde quota. I consumatori americani? Pagano di più i prodotti, ovviamente.

E allora immaginiamo, con un amaro sorriso, un altro finale per questa storia americana, dove a vincere non sono stati i padri pellegrini col cappello a punta, ma i nativi. Non una nazione fondata su guerre militari e commerciali, ma su danze intorno al fuoco, nessun Wall Street, ma foreste sacre. I dazi? Impensabili, al massimo uno scambio equo: due pelli di bisonte per una coperta ben tessuta. Niente organi internazionali con acronimi impronunciabili, solo il Consiglio degli anziani. La cultura dominante non promuoverebbe l’individualismo estremo, ma valorizzerebbe la comunità e il rispetto per tutte le forme di vita. Le decisioni importanti sarebbero prese attraverso il consenso e il dialogo, piuttosto che imposte da una leadership centralizzata. E al posto della Federal Reserve, un anziano sciamano che ti guarda negli occhi e ti dice: “Hai davvero bisogno di tutto questo?”.

Trump, che con la sua Madman Theory spera di governare il globo urlando più degli altri, non esisterebbe. Avremmo invece quel magnifico mondo perduto dove a vincere erano i custodi della terra, e le urla si ascoltavano solo in caso di tempesta.

Dopo, tornava il silenzio, quello profondo, vero, rispettoso.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2025/04/13/news/l_urlo_di_trump_e_i_nativi_americani-424125643/?rss

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