Giovanni Lepre
economista

Le società partecipate del Comune di Napoli sono otto: Abc Acqua Pubblica, Anm, Asia, Caan, Mostra d’Oltremare, Napoli Holding, Napoli Servizi, Terme di Agnano.

Da gennaio 2025 saranno però nove, perché ad esse si aggiungerà Napoli Patrimonio, con il compito, appunto, di gestire il patrimonio immobiliare dell’ente di Palazzo San Giacomo. La novità più grande attesa nei prossimi mesi, peraltro, sta nella governance di tali società.

A guidarle sarà un Cda, con tanto di direttore generale-manager. A individuare profili appropriati per i numeri uno delle partecipate ci penserà in prima battuta la Randstad, tra le principali multinazionali che si occupano di ricerca, selezione e formazione di risorse umane.

La Randstad, per ciascuna partecipata, presenterà all’amministrazione comunale cinque nomi, tra cui sarà selezionato quello definitivo. L’obiettivo, che auspichiamo possa essere colto in pieno, è di assicurare finalmente a queste società gestori capaci di creare valore aggiunto, portando benefici sia per la qualità dei servizi erogati sia per l’entità delle entrate delle casse comunali.