Giovanni Lepre
economista
Il Regolamento per l’occupazione del suolo pubblico approvato dalla Giunta Comunale di Napoli, e che dovrà essere sottoposto alla votazione del Consiglio nel mese di giugno, dovrebbe dire la parola fine sul tavolino selvaggio.
In attesa di un approfondimento, che ovviamente sarà oggetto anche del dibattito in Consiglio, c’è da sottolineare tre elementi positivi. Il primo consiste nel fatto che il regolamento promosso dall’Assessore Armato nasce da un preventivo confronto con le associazioni di categoria e non piove dunque ‘dall’alto’.
Altro aspetto incoraggiante è che il Comune sembra muoversi in sintonia istituzionale con il Governo, impegnato con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a garantire la compatibilità di decoro urbano e dehors.
L’elemento positivo più importante, a mio parere, è tuttavia il terzo: non si fa la guerra ai tavolini in generale, ma si cerca di disciplinare le tipologie di dehor, dai limiti di occupazione dello spazio pubblico al superamento delle barriere architettoniche.
Al di là dei dettagli che dovranno essere limati, è importante non pensare di tornare indietro, resettando tutto. Un’arteria centrale come via Duomo, ad esempio, è tornata vitale con i dehors e ovviamente con il crescere dei flussi turistici. Normarne l’uso è una cosa, proibirlo un’altra.