Giovanni Lepre
economista
Una delle priorità del Governo Meloni, alla ripresa post-ferie, sarà quella di dare una forte accelerazione al varo dei decreti attuativi occorrenti per dare corpo a una serie di provvedimenti legislativi.
Ne mancano ben 538, ma quelli nati a seguito dell’iniziativa dell’attuale governo sono 385. Il resto è una onerosa eredità lasciata dai passati esecutivi. Per la Premier e il Governo il varo rapido di tali decreti è doveroso, se non altro perché con la loro emanazione sarà possibile sbloccare complessivamente 6,6 miliardi di euro.
Più di un miliardo riguarda specificamente il Sud. Si tratta delle risorse collegate a un decreto attuativo da emanare entro il prossimo 5 ottobre e che dovrà fissare i criteri per selezionare gli investimenti in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al fine di sostenere il recupero dei siti industriali puntando sulle energie rinnovabili (un provvedimento attuativo previsto dal Decreto Coesione). L’auspicio è che il Governo provveda con efficacia, dando impulso a un rilancio economico già in atto ma da consolidare.