È indagato per maltrattamenti nei confronti della compagna, con l’aggravante di aver commesso il fatto in danno di persona con problematicità psichiatriche e con crudeltà, Ilia Batrakov, il 40enne di origini russe compagno di Marta Maria Ohryzko, la donna 33enne il cui cadavere è stato scoperto domenica scorsa in un dirupo a Barano d’Ischia. Le indagini, condotte dalla IV Sezione Tutela delle fasce deboli della popolazione, sono partite subito dopo l’individuazione del corpo di Marta e hanno portato il Pm Alfredo Gagliardi a emettere un decreto di fermo, eseguito il 15 luglio scorso dai carabinieri della compagnia di Ischia.
Il fermo, a seguito di interrogatorio al gip del tribunale di Napoli, è stato convalidato oggi con l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere. Il 40enne, ora rinchiuso nella casa circondariale di Poggioreale, a Napoli, dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia, aggravato dall’evento morte.
Infatti, come conferma una nota della procura, già da sabato 13 luglio, Batrakov avrebbe “deliberatamente” omesso di soccorrere la donna “nonostante – si legge in una nota – avesse ricevuto più telefonate e messaggi disperati di aiuto dal momento che la giovane vittima era caduta in un dirupo adiacente ai luoghi dove convivevano” e, anzi, si era recato di notte nel luogo in cui la donna era caduta e “volutamente, pur avendola vista ancora in vita, non le prestava soccorso, lasciandola morire da sola in una lenta agonia”.
Le indagini hanno consentito di accertare che il 40enne maltrattava la donna con cui conviveva in una roulotte a Barano d’Ischia “ripetutamente, aggredendola con pugni e schiaffi e minacciandola anche di morte e mediante l’utilizzo di armi quali un coltello”, arrivando a provocarle bruciature in varie parti del corpo, con comportamenti “molesti e ossessivi”, non permettendole di curarsi nel centro di igiene mentale nel quale era in cura, “cagionandole lesioni in più circostanze”, come documentato dai referti medici acquisiti.