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Napoli — «Con il nuovo capo la situazione non è cambiata, anzi, lui perseguita tutto ciò che non rientra nel suo bigottismo. Per lui donne e omosessuali sono esseri inferiori, mi sento prigioniero in questa vita». Scriveva così, il 38enne Gennaro Giordano, dipendente di una importante azienda della grande distribuzione, in una delle lettere-testamento lasciate ai familiari prima di lanciarsi nel vuoto dal balcone dell’appartamento dove abitava, nella zona occidentale di Napoli.