Effetto Conte. Un balsamo rivitalizzante. È bastato il suo nome a convincere Kvaratskhelia a restare ancora in azzurro. Il georgiano è disposto a mettere in stand-by la corte del Psg per rilanciarsi allo stadio Maradona.
La volontà va accompagnata, però, dal rinnovo di contratto. Se vale 100 milioni, è praticamente impossibile che ne guadagni poco più di uno. Lo sa bene pure il Napoli che venerdì scorso ha riallacciato i rapporti con il procuratore, Mamuka Jugeli. Il ds Giovanni Manna sta provando a ridurre le distanze tra le parti. Un mediatore paziente per portare a casa il risultato: contratto fino al 2028 con ingaggio da top player e la possibilità di inserire una clausola rescissoria alta a partire dall’estate 2025.
La formula praticamente è la stessa di Osimhen. Kvara è tentato dalla possibilità di tornare grande con Conte, che lo considera centrale nel suo progetto. Per lui è incedibile e non ha alcuna voglia di rinunciare alla classe del numero 77: nelle idee del nuovo allenatore potrebbe agire da seconda punta o alle spalle dell’attaccante centrale nel 3-4-2-1.
Kvara centro di gravità permanente del suo Napoli, ecco perché i contatti tra le parti sono molto frequenti. C’è da respingere al mittente il Paris che ha rilanciato a 110 milioni di euro pur di garantirsi il giocatore. Il Napoli, però, ha fatto muro e può sentirsi al sicuro soltanto se trova l’accordo con il giocatore e il suo entourage. La possibilità della conferma c’è e quindi vale la pena insistere per blindare il gioiello più prezioso della collezione, assieme a Osimhen, ancora orfano di un’offerta dalla Premier League (a Conte piacerebbe Gyokeres dello Sporting Lisbona). Il Chelsea non ha affondato il colpo, quindi l’ipotesi Lukaku non è contemplata. Resta da capire se si muoverà l’Arsenal che potrebbe proporre come parziale contropartite Emile Smith Rowe, trequartista talentuoso che ha trovato poco spazio ai Gunners nel corso della stagione appena conclusa.
Effetto Conte, parte seconda. Ma in questo caso i benefici non ci sono ancora. Anzi, sembrano davvero lontani. Il protagonista della querelle è Giovanni Di Lorenzo. Il capitano del terzo scudetto è intenzionato ad andare via e lo ha ribadito pure venerdì attraverso il suo procuratore Mario Giuffredi: «Il suo ciclo è finito, lavoro alla cessione».
Il Napoli ha replicato in maniera stizzita ribadendo l’esistenza di un contratto fino al 2028 e sbandierando l’incedibilità di un altro tassello fondamentale nel progetto Conte. L’allenatore è stato chiaro: Di Lorenzo non si muove e glielo ha ribadito pure la settimana scorsa, tramite Oriali. La vicenda, però, non è affatto conclusa. Il giocatore non ha affatto cambiato idea.
Sullo sfondo c’è l’ipotesi Juventus che gli ha offerto un contratto importante. Impossibile, però, concludere la trattativa senza il benestare del Napoli. Difficile che De Laurentiis possa cedere il suo capitano proprio ai bianconeri, ma bisognerà comunque trovare un’intesa per proseguire ancora insieme. Va ripreso un dialogo e l’intervento diretto dell’ex ct della Nazionale potrebbe modificare il copione. Potenza dell’effetto Conte. Comincia a respirarsi pure in città. I tifosi attendono l’annuncio, previsto entro metà settimana. Conte è in vacanza al largo della Sicilia, De Laurentiis rientrerà in serata dalla Spagna, quindi servirà ancora qualche ora prima del tanto desiderato tweet. Il Napoli ha già messo in moto il cerimoniale della presentazione. Il responsabile marketing, Tommaso Bianchini, vorrebbe coniugare il saluto di Conte in uno dei luoghi iconici della città, ma — al momento — né l’ipotesi San Carlo, né quella di Palazzo Reale hanno trovato conferme. L’idea del club azzurro è organizzare un vero e proprio evento. Conte è il primo grande colpo della rinascita del Napoli e naturalmente non passerà inosservato. È già al lavoro con il suo staff e sta definendo nei dettagli la preparazione estiva: il ritiro di Castel di Sangro, ad esempio, terminerà prima della data stabilita del 10 agosto.
Il Napoli dovrà affrontare il preliminare di Coppa Italia e l’allenatore preferisce ovviamente preparare l’appuntamento a Castel Volturno. Il countdown è cominciato. È l’effetto Conte.