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Don Diana day, a Casal di Principe cerimonia di consegna dei premi nazionali

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E’ stata una cerimonia sobria, ma con molti momenti pieni di emozione quella che ha visto la consegna di premi e menzioni intitolate a don Giuseppe Diana, proprio nel giorno in cui il sacerdote ucciso dalla camorra avrebbe compiuto 66 anni e nel trentennale della sua uccisione. Alla cerimonia, svolta nel bene confiscato a di “casa don Diana” condotta da Salvatore Cuoci, coordinatore del Comitato don Peppe Diana, che organizza il premio, erano presenti anche i fratelli di don Peppe, Emilio e Marisa.

Ed è stata proprio quest’ultima a ringraziare sia i premiati che gli organizzatori perché “Il giorno del compleanno di don Peppe è stato trasformato in una festa, come avrebbe voluto mio fratello”. Il premio è stato consegnato a Renato Nitti, procuratore della Procura di Trani “per la sua dedizione al lavoro in opposizione alla corruzione e per la difesa dell’ambiente, sempre al servizio della comunità, sempre in ascolto, alla ricerca della verità, senza compromessi, coniugando giustizia e umanità”.

Premiata anche Savina Pilliu, che insieme alla sorella Maria Rosa, si è opposta, in Sicilia, “alle speculazioni edilizie di clan e imprenditori collusi che volevano portarle via la casa”. Molto toccante il suo racconto che ha concluso tra e lacrime. “Purtroppo non ho nessuno lieto fine da raccontarvi “ Premio assegnato anche al giornalista e attivista francese, Fabrice Rizzoli, presidente dell’associazione francese Crim’Halt, che ha tra gli obiettivi quello di promuovere una cultura e una conoscenza comune del fenomeno criminale ispirandosi a modelli stranieri. La motivazione del premio, dice, tra l’altro che “ha saputo prendere per mano il dolore dei familiari delle vittime innocenti delle mafie d’oltralpe trasformandolo in impegno e preziosa testimonianza capace di oltrepassare i muri dell’indifferenza”. Le menzioni speciali sono state consegnate all’Associazione di volontariato Avis for Kenyan, per il loro intervento medico a favore delle popolazioni, soprattutto bambini del Kenya, restituendo loro vita e sorrisi; ad Anna Motta e Giuseppe Paciolla, genitori di Mario, cooperante ucciso in Colombia, per la loro continua ricerca della verità, senza sconti, senza nascondimenti, e a Giuseppina Casarin, musicista veneziana che ha fondato il coro Voci dal mondo che integra musiche e persone, storie e racconti, colori ed etnie dentro un viaggio corale di sentimenti e di passioni. Un premio “Menzione speciale” è andato al Rabbino Gad Piperno e all’Imam Izzedin Elzir, entrambi di Firenze, perché nel momento del dolore si sono tenuti per mano lanciando un messaggio di fratellanza tra i popoli.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/07/05/news/don_diana_day_a_casal_di_principe_cerimonia_di_consegna_dei_premi_nazionali-423367883/?rss

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