Al via oggi a Napoli un tirocinio della durata di tre mesi che, per cinque ore al giorno, impegnerà quattro detenuti che hanno partecipato ad un corso per operatori dei servizi di custodia e accoglienza museale. Il tirocinio si terrà nell’area museale e negli itinerari storici e culturali del centro storico del capoluogo e di via San Gregorio Armeno.
Il corso è stato promosso dall’associazione Centro studi Politeia e realizzato in collaborazione con la fondazione Giambattista Vico e ha impegnato i detenuti al Museo criminologico Filippo Saporito che si trova nell’istituto penitenziario di Aversa.
“Una possibilità concreta di attuare uno dei principi fondamentali della pena ovvero quella di reinserimento nella società, aggiungendo così un tassello nel grande puzzle delle competenze individuali”. Così il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello che oggi, alla Fondazione Giambattista Vico insieme alla coordinatrice e responsabile didattica del progetto Maria Coletta, ha incontrato i quattro detenuti: Giovanni D., Muhamed H., Luigi P., Antonio S.
“Grazie al lavoro svolto da tutor interni, i detenuti – le parole di Coletta – hanno dovuto garantire la qualità della progettazione e della gestione dell’esperienza; adeguare e personalizzare le modalità di stage. Mentre ai docenti e ai tutor esterni è spettato il compito di svolgete attività di formazione; partecipare alla valutazione del percorso formativo; rilasciare la certificazione delle competenze”.
Ciambriello, ringraziando la responsabile del progetto quanto il magistrato di sorveglianza Francesco Chiaromonte “che ha autorizzato le uscite di questi detenuti e ha creduto nelle finalità della progettualità attuata”, ha evidenziato come “i corsi di formazione, il lavoro esterno al carcere, in particolare poi per chi è in una casa-lavoro, rendono efficace ed omogenei tre valori: diritti, rieducazione e opportunità”.
