È “lo street artist gentile” perché le sue opere in cartone rispettano i luoghi del mondo da cui trae ispirazione e dove sono installate. E in tempi di strade insanguinate dalle guerre l’artista di Pompei, Nello Petrucci, dedica ai conflitti internazionali la sua mostra a Parigi che comincia tra pochi giorni. O più precisamente al potere espressivo delle mani che quel sangue potrebbero fermare. Non a caso è “Next” l’opera emblematica dell’esposizione dal titolo “Mani in alto”, che si ispira ad un momento di una votazione nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Momento centrale dell’evento culturale in programma dal 23 febbraio al 24 marzo 2024, nella prestigiosa Galleria Amarrage di Parigi.
Vuole infatti con l’immagine scelta dall’artista, di 43 anni e con esposizioni anche a New York come in altre parti del mondo, sottolineare come “una mano che si alza può influire sul corso di un conflitto o sul destino dei popoli”.
La mostra intende celebrare proprio la straordinaria complessità delle mani umane e del loro potere espressivo. Infatti, oltre a consentirci di svolgere una vasta gamma di compiti pratici, esse trasmettono un’infinità di significati, simboli ed emozioni. Hanno inoltre un potere comunicativo che integra e forse va al di là delle parole, tale da costituire un “linguaggio segreto” che risuona attraverso le generazioni. La nuova mostra sarà composta da 12 lavori su cartone, ciascuna rappresentante un viaggio emotivo e concettuale attraverso il linguaggio universale delle mani. In esposizione saranno presenti anche opere firmate dagli artisti Softtwix e Stesoprimo. La mostra “Mani in alto” rientra nel più ampio progetto artistico “Hands” di Petrucci. Si tratta di una nuova sfida di ricerca per l’artista pompeiano, che lavora su cartone con la tecnica del collage e l’utilizzo dell’halftone. Il suo nuovo percorso artistico è nato e si è sviluppato nelle strade delle città di diverse nazioni del mondo, tra cui New York, Malindi, Parigi, Sofia e molti altri luoghi.
“Le mani parlano, esprimono la nostra interiorità”, spiega Nello Petrucci. Che aggiunge: “Sono una componente essenziale del linguaggio non verbale, che comprende gesti, posture ed espressioni facciali. Questa modalità di comunicazione può veicolare significati ed emozioni al di là delle parole, facilitando la comprensione e il legame tra gli individui”.
“Fin dai tempi preistorici le persone hanno utilizzato gesti manuali per trasmettere concetti, emozioni e intenzioni, costituendo così un linguaggio gestuale fondamentale per la sopravvivenza e la cooperazione all’interno delle prime comunità umane”, conclude l’artista.
Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/02/18/news/pompei_petrucci_parigi-422158337/?rss