Lascia il carcere e va agli arresti domiciliari Gaetano Santaniello, l’imprenditore 45enne fermato per aver ucciso la zia Concetta Russo durante i festeggiamenti di Capodanno ad Afragola.
L’uomo stava mostrando alla donna, di 55 anni, una pistola Beretta calibro 9 (poi risultata rubata), quando è partito accidentalmente il colpo che ha ucciso la zia seduta al tavolo del veglione.
Il gip di Napoli Nord Fabrizio Forte ha concesso gli arresti in casa all’imprenditore 45enne originario di Afragola, ma residente a Milano, accusato dell’omicidio colposo della zia di cui nel pomeriggio si sono celebrati i funerali.
Il giudice non ha convalidato il provvedimento di fermo in carcere ritenendo insussistente il pericolo di fuga. Anche oggi Santaniello, assistito dagli avvocati Chiara Francesca Bardelli e Francesca Salvatici, ha confermato la versione dei fatti resa ai carabinieri prima e al pm.
La difesa aveva chiesto la non convalida del fermo e la non applicazione di misure cautelari o la modifica in arresti domiciliari.
Per il gip l’imprenditore edile di Pantigliate, in provincia di Milano, non sussistono le esigenze di detenzione in carcere. La decisione è stata presa nel corso dell’udienza svoltasi a Poggioreale.
Contro Gaetano Santaniello era stato emesso un fermo dalla Procura di Napoli Nord per i reati di omicidio colposo, detenzione, porto e ricettazione di arma da fuoco eseguito dai carabinieri il primo gennaio.
Una Beretta semiautomatica calibro 9 che era stata rubata a un cittadino cinese in provincia di Varese e acquistata dall’indagato per «festeggiare» il nuovo anno. L’uomo, incensurato, assistito dall’avvocato Francesca Salvatici, ha confessato quanto avvenuto ai carabinieri.
«Pensavo che la pistola fosse scarica — ha ripetuto tra le lacrime l’imprenditore — avevo scaricato l’arma e avevo tolto due colpi dal caricatore e dopo l’ho rimesso e avevo fatto vedere tutto a mia zia e mentre le mostravo che l’arma era scarica è partito da solo un colpo. Non l’ho fatto apposta. Tutti hanno visto che ho scaricato la pistola, non li ho minacciati di non dire niente. Non mi spiego come ci fosse ancora un proiettile. All’ospedale mi sono sentito male quando ho sentito che la zia era morta. Voglio solo tornare dai miei figli».
Invece, l’imprudenza e la follia di un Capodanno di eccessi sono costati la vita alla 55 enne di Afragola. La tragedia si è consumata poco dopo mezzanotte in un appartamento di via Plebiscito che proprio l’imprenditore, figlio del fratello del marito della vittima, affittava in occasione delle festività per trascorrerle con la famiglia e con alcuni amici, tra cui due operai della sua ditta edile in provincia di Milano.
L’uomo si è difeso sostenendo di essere stato spinto da alcuni familiari presenti a prendere quella pistola che era custodita in un’altra stanza. Poi il colpo fatale che ha centrato Concetta Russo al volto: inutile il trasporto d’urgenza al Cardarelli dove la donna è morta. Santaniello prima di recarsi anche lui in ospedale ha gettato l’arma in una sterpaglia dietro una cappella votiva del cimitero di Afragola.
All’inizio i carabinieri hanno avuto difficoltà a ricostruire la dinamica degli eventi. Intervenuti nell’appartamento sono riusciti ad ascoltare un solo presente, l’unico in condizioni psicofisiche idonee a fornire una testimonianza di quanto accaduto.
Poi i militari hanno parlato con il figlio della vittima, cugino dell’indagato, e con la moglie di Gaetano Santaniello: entrambi hanno confermato la ricostruzione dei fatti avvalorata anche dal recupero del bossolo del proiettile che era finito sotto un divano.
Nella notte del primo dell’anno l’indagato, che è stato sottoposto anche alla prova dello Stub come altri presenti, ha confessato e ha accompagnato i carabinieri a recuperare la pistola, tra le sterpaglie in una busta di plastica: qui i militari hanno trovato anche sei involucri di plastica con dentro 6 grammi di cocaina.
Nell’appartamento, inoltre, è stato scoperto circa un chilo e mezzo di ordigni esplosivi artigianali detenuti illegalmente da un 48enne, amico di Santaniello, che è stato arrestato dai militari della stazione di Afragola.
I funerali della donna sono stati celebrati nella Chiesa di San Marco dell’Olmo Vecchio di Afragola. Alle esequie, celebrate da don Peppino Delle Cave, ha preso parte anche il sindaco della città Antonio Pannone che si intrattenuto con la famiglia, in prima fila.