Dopo Mister Facebook, Mark Zuckerberg, è il turno del Patron di Amazon, Jeff Bezos, a puntare le vele verso la costa campana. Il gotha mondiale del business ha deciso di omaggiare Napoli e la costiera amalfitana. Non è solo un atto simbolico.
Cosa accade se un Ministro della Cultura, nella fattispecie Gennaro Sangiuliano, non si limita a interpretare con impegno e lungimiranza il suo alto incarico, ma vi aggiunge anche una genuina passione?
Come possono le istituzioni sostenere il Mezzogiorno nell’obiettivo di cancellare finalmente la vergogna del divario territoriale con il resto della nazione, a quasi centosettant’anni dall’unità d’Italia? Un esempio concreto lo offre quotidianamente il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. In particolare, per la Campania sono stati stanziati dal suo dicastero più di 800 milioni di euro.
Per medie imprese si intendono, secondo i parametri usati da Mediobanca-Unioncamere nella periodica indagine condotta su questo segmento produttivo, realtà con fatturati oscillanti tra 17 e 370 milioni di euro e una forza lavoro tra 50 e 499 dipendenti.
La montagna ha partorito un topolino. L’apertura della linea 6 con pochi treni, che passano ogni 13 minuti e interrompono le corse a metà giornata è un esempio di inaugurazione dettata solo dalla necessità di dimostrare all’Unione Europea il rispetto dei tempi. Perché la nuova linea diventi davvero un supporto importante per la mobilità cittadina, bisognerà attendere il 2025.
I dati sull’andamento del Pil nelle varie regioni italiane in questi ultimi anni evidenziano una svolta, sia pure parziale. Dal 2019 al 2023, infatti, la regione che è cresciuta di più in assoluto è la Puglia, con un incremento del 6,1%.
Sull’occupazione, il Governo Meloni sta registrando successi notevoli. Lo dicono i numeri: il Rapporto Key Figures on Europe di Eurostat certifica che nel 2023 nella nostra nazione l’occupazione è aumentata dell’1,5%, circa il doppio della media europea (0,7%). Le persone a rischio povertà passano in Italia dal 20,1 al 18,9%, toccando il livello minimo dal 2010 a questi giorni.
Il gas dalla Russia non arriva più. Oggi i 30 miliardi di metri cubi che arrivavano dal Nord Stream giungono dalle 5 pipeline dell’Algeria e della Libia.
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