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Condannato per aver sistemato due telecamere, non collegate e quindi non attive, su un palo della luce vicino ai cassonetti dei rifiuti per scoraggiare chi abbandonava illegalmente la spazzatura. È amareggiato e sorpreso Bruno Mazza, promotore dell’associazione “Un’infanzia da vivere” nel Parco verde di Caivano, davanti alla notifica della condanna emessa dal gip.