Il sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi (Pd), e il suo predecessore Antonio Poziello sono indagati per un appalto per i rifiuti affidato alla società Teknoservice. La procura aveva chiesto gli arresti domiciliari respinti dal gip di Napoli Nord Vincenzo Saladino. Nelle scorse settimane ai domiciliari sono finiti un consigliere comunale ed un dirigente del Comune per un’altra indagine sui rifiuti; poi c’è l’indagine a carico di quattro consiglieri sui rimborsi per la partecipazione alle commissioni comunali.
Il Pd di Napoli, ha preso atto della decisione di Pirozzi di auto sospendersi dal pertito, “in coerenza con i principi del Codice Etico e dello Statuto del partito”, si legge in una nota dei dem. Il Pd “apprezza la decisione del Sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi, pur nel rispetto della presunzione di innocenza”. Lo scrivono, in una nota, il segretario metropolitano Giuseppe Annunziata; il commissario cittadino Francesco Dinacci ed il responsabile metropolitani enti locali, Gaetano Bocchino.
Quella sull’appalto della raccolta dei rifiuti è la terza inchiesta che scuote il Palazzo Comunale di Giugliano nel giro di un paio di mesi. Nelle scorse settimane ai domiciliari sono finiti un consigliere comunale ed un dirigente del Comune; poi c’è l’indagine a carico di quattro consiglieri sui rimborsi per la partecipazione alle commissioni comunali.