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Al San Carlo concerto di Angela Hewitt: dedicato a “Francesca” e alla ricerca

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Aveva 14 anni Francesca Martini quando morì, travolta in quattro giorni da una leucemia mieloide acuta. Accadeva 10 anni fa e i suoi genitori decisero che la loro atroce esperienza doveva esser messa al servizio della ricerca scientifica. In particolare di quella volta alla ricerca delle cause e delle cure delle leucemie.

La famiglia di Francesca diede dunque vita – insieme a un gruppo di cari amici – a un’associazione, che si chiama NAnA, “Con lo scopo di portare avanti l’eredità intellettuale e spirituale di Francesca”. E di sostenere la ricerca, anche a livello internazionale (e più di un articolo scientifico ne è scaturito), pure attraverso borse di studio per giovani ricercatori impegnati sulla materia.

Per finanziare le attività dell’associazione, la mamma di Francesca, Donatella Martini Capone ha promosso un concerto al San Carlo, il 28 aprile: la pianista canadese Angela Hewitt salirà sul palco in una esibizione “Per Francesca”. Una raccolta fondi, dunque, che oltre alla disponibilità del Lirico si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, delle università Federico II, Vanvitelli e Parthenope e della Stazione zoologica Anton Dohrn. Proprio alla Stazione Dohrn, la mattina di quello stesso giorno, saranno premiati giovani ricercatori della materia.

Francesca era in piena salute, la sua vita attiva di preadolescente piena di interessi e passioni non lasciava spazio ad alcun sospetto sulla sua improvvisa malattia. “Una malattia rara – spiega la madre, Donatella Martini Capone – per la quale non esiste ancora una terapia. Insieme a mio marito, che è genetista, decisi di conservare le cellule del suo sangue, per metterle a disposizione della ricerca, nella speranza di scovare meccanismi e alterazioni genetiche sin qui non conosciute, nella speranza, anche, di arrivare alla formulazione di un test prenatale (ed eventualmente all’intervento con un trapianto)”.

“Lo studio del tumore di Francesca, e di altri casi analoghi, rappresenta pertanto una vera sfida della medicina moderna – osserva ancora Donatella -, sfida difficile che necessita di supporto non specialistico, e non è solo manifestazione di comprensibile desiderio genitoriale di risposte alle proprie sofferenze”.

“Adesso – dice ancora la mamma di Francesca – la sfida è riempie il teatro. Ci sembra una felicissima coincidenza il fatto che la pianista sia di Ottawa, proprio la città in cui è nata nostra figlia, perché all’epoca vivevamo in Canada, prima di tornare in Italia”.

Il costo della beneficenza? Si va dai 60 euro delle poltrone ai 25 dei posti in balconata ai 250 del posto nel Palco Reale che prevede anche la cena con l’artista. E dato che siamo a Napoli, ecco anche la possibilità di acquistare il “biglietto sospeso”: biglietti che andranno alle persone svantaggiate “per offrire a chi non può permetterselo la realizzazione di un sogno musicale”. I biglietti sospesi verranno destinati ad associazioni riconosciute del terzo settore.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2025/04/01/news/al_san_carlo_concerto_di_angela_hewitt_dedicato_a_francesca_e_alla_ricerca-424100033/?rss

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