A Lello Esposito, amatissimo scultore e pittore napoletano, riconosciuto interprete dei simboli della tradizione e della cultura partenopea, sarà conferita la “Cittadinanza Onoraria di Sant’Arpino”.
La cerimonia si terrà mercoledì 12 , a partire dalle 18, nel Palazzo Ducale “Sanchez de Luna”, nell’ambito di una seduta straordinaria e aperta del Consiglio Comunale della cittadina atellana. Parteciperà anche Nino Daniele, già sindaco di Ercolano e assessore comunale alla Cultura di Napoli.
“Lello Esposito – spiegano il sindaco Ernesto Di Mattia e il presidente del consiglio comunale Ivana Tinto, promotori dell’iniziativa unitamente all’assessore alla Cultura Giovanni Maisto – da qualche anno è legato a doppio filo alla Comunità di Sant’Arpino grazie a ‘PulciNellaMente’ ed al suo direttore Elpidio Iorio”. Giunto, infatti, per la prima volta a Sant’Arpino nel 2017, con una mostra dal titolo “Da Maccus a Pulcinella-La metamorfosi di una maschera”, l’artista ha fatto da ponte tra il simbolo artistico che lo ha reso famoso in tutto il mondo e le sue origini atellane. Non solo, l’anno scorso “Esposito ha donato alla città la sua opera “Testa di Pulcinella”, la cittadinanza onoraria è un riconoscimento più che doveroso per il maestro”.
L’artista, che si dice “onorato per questa onorificenza”, da oltre 30 anni pone al centro della sua ricerca il rapporto tra arte contemporanea e tradizione, attraverso la riflessione e la rielaborazione artistica dei simboli della cultura partenopea come Pulcinella, la Maschera l’Uovo, il Teschio, il Vulcano San Gennaro e il Corno nelle loro varie e possibili declinazioni e metamorfosi. Noto a livello internazionale per la sua capacità di lavorare sugli archetipi, sui simboli, dell’immaginario culturale proprio della città di Napoli, ama definirsi “artista di culto”, in relazione alla sua personale ricerca e sperimentazione che nel corso del tempo gli ha permesso di contribuire significativamente alla creazione di nuove forme interpretative e rappresentative delle icone tradizionali partenopee.
Da New York a Madrid, da Parigi a Tokyo. Le opere di Esposito hanno toccato in questi anni le metropoli di tutto il mondo, finendo perfino a casa di qualche collezionista d’eccezione, tra cui Woody Allen.