È operativa a Castel Volturno, storicamente una delle aree più problematiche del Casertano, la Tenenza dei Carabinieri, che avrà sede nella località Pinetamare in un’ala della scuola dei Carabinieri Forestali. Un nuovo presidio aperto h24 che accorpa le due stazioni presenti nell’esteso e complesso territorio di Castel Volturno, creando dunque un’unica caserma che avrà, spiega il comandante provinciale dei Carabinieri, Manuel Scarso, “una maggiore proiezione esterna con 32 militari, di cui quattro donne, e due pattuglie per turno”.
Non arriveranno rinforzi, ma l’accorpamento delle stazioni in un unico presidio “permette di razionalizzare le risorse – spiega il colonnello – evitando per esempio di avere due militari nel ruolo di piantone, e massimizzare la presenza sul territorio”. Altra differenza rispetto alle due stazioni oggi chiuse, è che il nuovo presidio avrà anche gli alloggi per far dormire carabinieri che non risiedono a Castel Volturno o nei comuni limitrofi, per cui potranno arrivare militari giovani di altre regioni, pronti a stare in strada.
“La Tenenza – sottolinea Scarso – rappresenta la risposta concreta dell’Arma alla richiesta di sicurezza della cittadinanza, rafforza la presenza dello Stato contro micro e macro criminalità in un’area ‘critica’ del Casertano. Il nostro obiettivo è accogliere tutti, e fare in modo che le persone vengano a denunciare ma anche a parlare, perchè è con la conoscenza del territorio che si combatte la delinquenza”. A comandare il presidio sarà il tenente Roberto Fanelli, nativo di Foggia e con esperienze in Lombardia, in aree difficili della periferia milanese. “Castel Volturno è un’area martoriata, per cui vorrei contribuire ad aumentare la percezione di legalità, il nostro ufficio sarà sempre aperto”, dice Fanelli. Al presidio è stata donata da parte dei responsabili del periodico “Informare” di Castel Volturno, Tommaso Morlando e Antonio Casaccio, una tela del pittore antimafia Gaetano Porcasi, che raffigura il carabiniere Salvatore Nuvoletta, ucciso dai Casalesi nel luglio del 1982; la tela sarà posta all’ingresso del nuovo presidio.