Una panchina a via Foria dedicata alla memoria del piccolo Samuele Gargiulo, morto a 4 anni nel settembre del 2021 dopo essere precipitato dal balcone di casa. Un tragico evento per il quale è stato condannato a 18 anni di carcere il domestico di famiglia, riconosciuto responsabile del delitto.
“Grazie a tutti quelli che sono qua – hanno scritto in un messaggio, letto nel corso di una breve cerimonia, i nonni del piccolo – a dimostrarci ancora una volta che Samuele non verrà mai dimenticato perché è parte di noi e di questo quartiere. Un grazie a quelli che hanno collaborato a rendere tutto questo possibile. Samuele, tutti noi faremo in modo che tu non venga mai dimenticato”.
L’iniziativa è stata voluta dall’assessore Trapanese, bloccato dallo sciopero dei treni e realizzata dal consigliere comunale Rosario Andreozzi e dal consigliere della Terza Municipalità, Salvatore Marino. “Un bimbo che perde la vita in un modo così tragico – scrive l’assessore Trapanese – diventa immediatamente figlio della comunità, dolore collettivo di tutta la città, che ha il dovere di proteggere in ogni modo i suoi bambini e di stringersi alla sofferenza della famiglia. In questi giorni difficili, dove vediamo coinvolti i minori della nostra città in atti terribili, vittime e carnefici, è necessario anche ricordare un evento tragico, e fortificare la memoria di chi è stato vittima, per invitare la comunità tutta al senso di responsabilità e di cura di ciascuno e per non dimenticare”.
“Questo – ha detto suor Marisa, la direttrice della Caritas di Napoli che è stata dal primo momento al fianco dei genitori di Samuele – è un luogo per fermarci, guardarci negli occhi e parlare, bisogna accompagnare sempre i nostri figli, che sono il presente e il futuro”. Sulla panchina c’è una piccola targa, con frasi dedicate a Samuele: “Vieni, amore mio, sediamoci qui, fermiamoci a guardare i colori, ad ascoltare le voci e a respirare i profumi”.