Inaugurazione dell’installazione d’arte pubblica “Tu si ‘na cosa grande”, concepita da Gaetano Pesce per Napoli contemporanea
Il Sindaco Manfredi con Vincenzo Trione, curatore di Napoli Contemporanea, è intervenuto in piazza Municipio all’inaugurazione dell’installazione di Gaetano Pesce “Tu si ‘na cosa grande” a cura di Silvana Annichiarico
‘na cosa grande”, installazione d’arte pubblica concepita da Gaetano Pesce per
Napoli contemporanea, il programma di mostre e installazioni voluto dal sindaco
Gaetano Manfredi e curato da Vincenzo Trione, consigliere del sindaco per
l’arte contemporanea e l’attività museale, che mira a riaffermare con forza il
ruolo di Napoli come una delle capitali della contemporaneità.
Il palinsesto promosso dal Comune di Napoli ha già visto
artisti di alto profilo e di differenti generazioni – da Antonio Marras a
Michelangelo Pistoletto, da Francesco Vezzoli a Marinella Senatore – ripensare
con le proprie opere luoghi simbolo della città. L’edizione 2024 di Napoli contemporanea è finanziata dalla
Regione Campania con i fondi del Programma Operativo Complementare.
Gaetano Pesce per Napoli
Scomparso lo scorso 3 aprile, Gaetano Pesce ha dedicato a Napoli un monumentale intervento, composto da due sculture in dialogo fra loro. La prima rivisita l’abito di Pulcinella, appoggiandolo su una struttura metallica sottile alta 12 m e mantenuta in equilibrio da cavi su cui si attorcigliano fiori sintetici di diversi colori (di notte questo grande abito è illuminato dall’interno).
Di fronte all’abito c’è la seconda scultura, un cuore rosso alto 5 metri, a sua volta illuminato internamente nelle ore notturne e trafitto da una freccia metallica che lo sostiene, conficcata su una piattaforma di legno di forma triangolare alta 50 cm. L’opera nel suo insieme simboleggia l’affetto che Gaetano Pesce provava per Napoli e per la sua regione, oltre che la ricerca delle sue radici lontane (i nonni paterni erano di Sorrento).
Da una parte c’è il cuore, archetipo e simbolo popolare degli innamorati, che evoca in questo caso l’attaccamento affettivo a un luogo e a una città. Dall’altra, la maschera simbolo di Napoli, Pulcinella, rappresentata attraverso la sua veste-camicia, evoca la forza di volontà, l’ingegno, l’ironia, il coraggio, ma anche la disponibilità al cambiamento e la dualità degli opposti. Ancora una volta, sino alla fine, Gaetano Pesce sa essere al tempo stesso colto e popolare, ironico e sentimentale, concettuale ed emozionale.
Con “Tu si ‘na cosa grande” trasferisce su scala urbana la sua ricerca decennale sugli interni abitativi e regala a una delle piazze più belle di Napoli un artefatto che è una sintesi perfetta di memoria, sentimento, visione e identità.
L’evento inaugurale
performance voluta e pensata direttamente da Gaetano Pesce.
Un’orchestra
composta esclusivamente da giovani donne eseguirà il Bolero di Ravel: una
musica ossessiva e in crescendo interpretata solo da suonatrici perché – nella
visione del Maestro – è il genere femminile che oggi incarna ed esprime una
nuova e potente energia, capace di rivitalizzare e rigenerare anche la
“stanchezza” creativa diffusa nel mondo maschile.
Durante i circa 19 minuti del Bolero, Pulcinella cambierà
abito: il suo tradizionale vestito bianco sarà sostituito da un costume
coloratissimo e femminile, disegnato dallo stesso Pesce. Verso la fine della
performance, un gruppo di ragazze entrerà in scena trascinando una catena da
nave, simbolo di staticità e immobilismo. Rompendo un anello della catena,
libereranno le energie compresse e intrappolate: un metaforico riferimento alla
vitalità di Napoli, e alla necessità di liberare ancor di più la sua inesauribile
carica creativa. L’esecuzione della performance musicale sarà affidata alle
giovani strumentiste dei Licei musicali della città, ISIS Melissa Bassi, IIS
Margherita di Savoia e IS Polo delle Arti Caselli Palizzi.