È stato sospeso dall’esercizio della professione medico-sanitaria il chirurgo che, nel settembre 2023, eseguì un intervento di chirurgia plastica al seno su Alessia Neboso, 21enne che morì dopo giorni di agonia. I militari del Nas, guidati da Alessandro Cisternino, hanno eseguito la misura interdittiva, al termine di una indagine della dalla Sezione della Procura della Repubblica di Napoli, e hanno posto sotto sequestro anche la clinica Smeraglia Clinic.
Il medico, legale responsabile della struttura estetica ambulatoriale, è gravemente indiziato dei reati di concorso in omicidio colposo, concorso in esercizio abusivo della professione medica e falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
Alessia Neboso, originaria di San Pietro a Patierno, quartiere alla periferia di Napoli, aveva accusato un malore dopo la mastoplastica additiva eseguita a Napoli l’11 settembre del 2023. Un malessere peggiorato nel corso delle ore, la giovane morì dieci giorni dopo l’intervento, il 21 settembre, in una casa di cura di Acerra.
Secondo gli investigatori il chirurgo, che aveva in carico la paziente, insieme con il suo staff avrebbe provocato la morte colposa della donna a causa della non corretta e completa disinfezione della sala operatoria e degli strumenti utilizzati per intervento estetico. Inoltre non sarebbero stati neppure eseguiti i controlli post operatori sulla giovane, che venne seguita da personale sprovvisto dell’abilitazione all’esercizio della professione sanitaria.
Il destinatario delle misure cautelari inoltre, insieme a un altro medico, avrebbe falsamente dichiarato di avere partecipato all’intervento che, invece, era stato condotto sulla vittima da un altro specialista.
