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Acerra, al via “Spazi per il teatro Festival”

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Un viaggio che dalla tradizione arriva alla drammaturgia contemporanea. Grazie alla figura di Pulcinella, qui intesa come maschera e insieme metafora del teatro, che fa ritorno tra la sua gente, ad Acerra, la città che gli ha dato i natali.

Dal 23 settembre al 28 novembre, infatti, avrà luogo “Dal teatro nello spazio a spazi per il teatro”, la prima edizione di un festival che vede alla direzione artistica la firma congiunta di Ferdinando Smaldone e Giuseppe Cerrone, come quella di Luigi Casa e Donato Barbato alla direzione musicale.Organizzata da Aps Recitar(t)e, la rassegna vanta un programma – della durata di trentacinque giorni – fitto di appuntamenti tra performance teatrali, concerti, mostre, presentazioni, workshop e spettacoli per bambini; cartellone, questo, che si pone l’obiettivo di portare il teatro fuori dai luoghi istituzionali per restituirlo alla gente, e lo fa appellandosi ai grandi autori, siano essi del passato oppure autori contemporanei.

La prima settimana, dunque, è interamente dedicata a Pulcinella: si comincia il 23 settembre con l’inaugurazione di una mostra pittorica curata da Pina Candileno, e che ha come protagonista la celebre maschera ma in una versione tutta al femminile; si prosegue il 28 con “EL ROMANCERO DE LAZARILLO”, lo spettacolo di e con Luca Gatta atteso alle ore 18:30 presso il Piazzale De Cardenas nel cortile del Castello dei Conti; il 29 settembre, invece, sarà la volta di Luca Rossi, tra i maggiori esponenti della tammorra, col suo “PULLECENELLA LOVE”, concerto che si terrà alle sorgenti del Riullo sempre alle ore 18:30.La seconda settimana, quella che va dal 7 al 13 ottobre, si concentrerà sul teatro di Raffaele Viviani e di Eduardo De Filippo (non a caso, nel quarantennale dalla morte di quest’ultimo): recital, workshop, performance e podcast dedicati, che culmineranno nel concerto di Azul (il 12 ottobre) e nello spettacolo “VIVIANI IN LOVE” con Lalla Esposito e Massimo Masiello (il 13).

La terza settimana – dal 21 al 27 ottobre – sarà all’insegna della favola napoletana: un percorso che da Giambattista Basile condurrà a Manlio Santanelli, che per l’occasione presenterà l’ultimo libro “Dieci favole antiche alla maniera di Giambattista Basile”, oltre al suo nuovo spettacolo – in anteprima nazionale – “CE STEVE TRE VVOTE” con Federica Aiello e Maurizio Murano (il 27); l’appuntamento musicale, invece, è atteso per il 26 ottobre con il live di Pasqa’, cantautore napoletano d’origine e libanese d’adozione.La quarta è la settimana – dal 4 al 10 novembre – dedicata a Enzo Moscato, Annibale Ruccello e agli altri esponenti della drammaturgia degli Anni Ottanta-Novanta: gli eventi di punta in questo caso sono, per la parte musicale, il concerto di Francesco Di Bella (il 9 novembre) e lo spettacolo “SCANNASURECE” di Enzo Moscato, interpretato da Imma Villa e diretto da Carlo Cerciello (il 10).

Infine, la quinta e ultima settimana valorizzerà la nuova scena di drammaturghi napoletani: dal 18 al 28 novembre il cartellone sarà contraddistinto da due momenti topici, il 21 dal reading-concerto di Flo (con la presentazione del suo libro “La canzone che ti devo”) e il 25 novembre dallo spettacolo “JAM SESSION TEATRALE SULLA DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA”.

L’esigenza di un festival come “Dal teatro nello spazio a spazi per il teatro” nasce, dunque, dalla riflessione su quanto il pubblico sia progressivamente cambiato nelle percezioni a causa delle nuove tecnologie (i social, le piattaforme cinematografiche e altre forme di intrattenimento) arrivando ad una preoccupante disaffezione nei confronti del teatro.

Ecco perché luoghi non convenzionali come giardini, androni, strade, piazze, terrazzi vengono messi a disposizione come palcoscenico per attrarre un pubblico nuovo, rinnovato dal basso attraverso la fascinazione che solo i grandi autori portano con sé: da Petito e il suo Pulcinella, passando per Viviani, Eduardo, Ruccello, Moscato, Santanelli, Troisi, Salemme fino ad arrivare alla nuova drammaturgia napoletana.«È la prima edizione di un festival che vuole portare il teatro fuori dal teatro – spiega uno dei direttori artistici, Ferdinando Smaldone – in controtendenza alla progressiva perdita di partecipazione da parte del pubblico. Da qui l’idea di contaminazioni con altre forme d’arte come la musica, la pittura, la scrittura, la fotografia, unitamente al desiderio di colorare gli angoli grigi della città di Acerra, la stessa che ha dato i natali alla maschera di Pulcinella. Ed è proprio Pulcinella il filo conduttore dell’intera rassegna, che ci accompagnerà attraverso un viaggio nell’archeologia della scrittura, alla scoperta del nuovo. Un festival per questo collettivo, a più voci, oltre che itinerante: gli eventi in cartellone disegneranno, di settimana in settimana, la geografia della città, del centro storico, come delle sue periferie. Insomma, di solito si chiede al pubblico di dare una mano all’arte e alla cultura. Noi proviamo a ricambiare il favore: tendere una mano e scendere tra le strade andando incontro alla gente; nella speranza di ricostruire un rapporto diretto col pubblico, nessuna generazione esclusa».

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/09/23/news/acerra_al_via_spazi_per_il_teatro_festival-423516799/?rss

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