Trasferte, utilizzo dell’auto blu e spese per concerti ed eventi. Tutto sotto la lente dei magistrati. L’affaire Sangiuliano-Boccia approda nelle aule di giustizia nel giorno in cui il neoministro Alessandro Giuli si è insediato e ha preso parte a Palazzo Chigi ad un vertice di maggioranza.
La Corte dei Conti del Lazio, che ha aperto formalmente un fascicolo di indagine sulla vicenda, punta a verificare eventuali profili erariali legati alle spese sostenute per i viaggi e i soggiorni dell’imprenditrice di Pompei Maria Rosaria Boccia che è stata legata da un “rapporto affettivo” con l’oramai ex ministro della Cultura così come ammesso dallo stesso Gennaro Sangiuliano nel corso dell’intervista al Tg1.
In questa prima fase, in base a quanto si apprende anche se il riserbo è massimo, i magistrati contabili non dovrebbero affidare delega alla Guardia di Finanza ma verranno analizzati le voci di spesa sostenute anche dal ministero. Dal canto suo Sangiuliano si dice “lieto” dell’iniziativa della Corte dei Conti che, a suo dire, “potrà accertare la correttezza dei miei comportamenti”. L’ex direttore del Tg2 ribadisce che “non un euro pubblico è stato speso e lo dimostrerò carte alla mano”.
Una ricostruzione che non coincide con la versione fornita da Boccia che, invece, ha affermato che i viaggi erano “a spese del ministero”. La vicenda giudiziaria non si chiude però nel perimetro della magistratura contabile. Sul fronte penale, infatti, i pm di piazzale Clodio, dopo l’arrivo della denuncia presentata la scorsa settimana dal parlamentare dei Verdi, Angelo Bonelli, avvieranno un procedimento in cui si potrebbero ipotizzare i reati di indebita destinazione di denaro pubblico e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio per quanto riguarda le mail sull’organizzazione del G7 a Pompei.
La Procura dovrà, quindi, valutare se procedere in una prima fase a carico di ignoti o andare avanti con l’iscrizione dell’ex ministro visto che la denuncia di Bonelli è a suo carico. In quest’ultimo caso la palla passerebbe per competenza al tribunale dei ministri in quanto l’eventuale illecito sarebbe stato compiuto da Sangiuliano nel pieno delle sue funzioni. Sempre in Procura a Roma a giorni verrà trasmessa per via telematica la denuncia dell’ex ministro a carico di Boccia. “La stiamo completando, nei prossimi giorni formalizzeremo il deposito”, ribadisce l’avvocato Silverio Sica.
Nell’incartamento si ipotizzano anche la tentata estorsione e la violazione della legge sulla privacy “ma spetterà ai pm decidere come procedere”, aggiunge il legale. Altro capitolo quello legato ad una serie di nomine effettuate dal ministero tra cui quelle alla società in house del ministero della Cultura, Ales-Arte Lavoro e Servizi Spa, oggetto di una di un’interrogazione parlamentare di Italia Viva, depositata nelle scorse settimane. Per quanto riguarda l’avvicendamento al MAXXI, dopo la nomina a ministro di Giuli, la transizione prevista da statuto sarebbe bloccata da una serie di voci che hanno messo nel mirino la candidata, Raffaella Docimo, che sarebbe pronta a fare un passo indietro.
Dal canto suo il Pd chiede al neoministro di riferire in Parlamento sulle nomine e gli appalti G7. Intanto all’attenzione dei magistrati capitolini potrebbe arrivare la denuncia, sempre contro la Boccia, della direttrice d’orchestra Beatrice Venezi che ha dato mandato ai suoi legali di valutare un esposto per diffamazione nei confronti dell”imprenditrice campana che l’ha accusata di essere in conflitto di interesse per la sua attività lavorativa rispetto all’incarico di consigliera al Mic.