Giovanni Lepre
economista

Con grande lungimiranza, il Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione, il PNRR e il Sud, Raffaele Fitto ha deciso di affidare la guida della struttura di missione per la Zes unica a Giosy Romano.

La scelta è eccellente perché premia il Commissario già preposto alla Zes Campania e Calabria, che aveva svolto il suo incarico con più efficacia rispetto agli altri suoi colleghi.

Non a caso, Romano, appena entrato in carica, sta già adoperandosi per utilizzare, entro la scadenza del 2026, una dotazione di ben 630 milioni con cui il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha cercato di provvedere alla realizzazione di infrastrutture necessarie a collegare porti, retroporti e aree industriali meridionali ai grandi assi stradali e ferroviari della nazione.

Un obiettivo che si inquadrava nell’ottica di ottimizzare gli interventi per le precedenti otto Zes, ma che resta immutato, anche nel suo valore strategico, per la Zes unica. Per fare solo un esempio di quanto queste opere siano importanti, basta riferirsi all’area industriale della Valle Ufita, in Irpinia, dove sarà realizzato un terminal ferroviario annesso a una piattaforma logistica, che permetterà un trasporto merci rapido sulla nuova linea ad alta capacità e velocità ferroviaria Napoli-Bari.
Sono queste le infrastrutture che possono ridurre le distanze fisiche ed economiche tra il Mezzogiorno e il resto d’Italia.