Giovanni Lepre
economista
Cosa accade se un Ministro della Cultura, nella fattispecie Gennaro Sangiuliano, non si limita a interpretare con impegno e lungimiranza il suo alto incarico, ma vi aggiunge anche una genuina passione?
Il risultato, a volte, può rivelarsi ai confini del miracoloso. È quanto sta accadendo per il parco archeologico di Ercolano. Da anni il Packard Humanities Institute sta assolvendo a un ruolo da mecenate per riportare alla luce i tesori nascosti di Ercolano, a cominciare dai famosi papiri della Villa di Calpurnio Pisone. L’alacrità dell’impegno governativo ha indotto gli americani a fare di più. Nei giorni scorsi è stato firmato un protocollo d’intesa al Ministero della Cultura, con l’intervento di Sangiuliano, del direttore generale dei musei Massimo Osanna, del direttore del Parco di Ercolano, Francesco Sirano, del sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto, del presidente del Packard Humanities Institute, David W. Packard, del presidente dell’Istituto Packard per i beni culturali, Michele Barbieri.
In base all’accordo, il PHI si impegna a investire per un totale di 50 milioni di euro, acquisendo un suolo che consentirà di ampliare il parco archeologico, realizzando nuove strutture e aprendo una nuova vista del Parco al mare. Saranno realizzati depositi permanenti con laboratori di restauro, con in più anche un parcheggio a servizio degli edifici e dei visitatori.
I suoli acquisiti saranno donati da PHI al Parco archeologico. La passione di un Mecenate che si sposa con quella di un Ministro della Repubblica!