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Napoli, il Comune scopre e multa 8 mila strutture turistiche e recupera 13 milioni

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Su circa 12 mila case vacanze, B&b e affittacamere solo un terzo pagava la tassa di soggiorno. In pratica appena 4 mila strutture erano in regola. I nuovi e più capillari accertamenti del Comune, anche attraverso la società di riscossione Obiettivo Valore, hanno consentito di recuperare una cifra che si aggira intorno ai 13 milioni di euro.

E colpisce il fatto che risulta molto basso il tasso di contenzioso. Chi viene individuato e sanzionato paga anziché aprire una vertenza legale. Evasione di tassa di soggiorno a cui va aggiunta quella sulla Tari, la tassa sulla spazzatura, imposta “sconosciuta” per le molte strutture ricettive che non registrano gli ospiti.

E mercoledì, alle 12, nella Sala giunta del Comune, saranno presentati dei primi dati di riscossione di Obiettivo valore, società di progetto che dallo scorso gennaio affianca il Comune nella gestione delle entrate tributarie. Interverranno il sindaco Gaetano Manfredi, l’assessore al Bilancio, Pier Paolo Baretta, Paola Sabadin, responsabile entrate di Palazzo San Giacomo e Luca Bianchi, presidente “Napoli Obiettivo valore”. Il programma della giunta Manfredi, a cui fin dall’inizio sta lavorando assiduamente tutta l’amministrazione a partire dal direttore generale Pasquale Granata, è quello di migliorare la capacità di riscossione del Comune e rispettare quanto stabilito dal Patto per Napoli.

E in questo ambito faro acceso soprattutto su B&B, affittacamere e sui bar del Centro storico. E qui che ci sarebbe anche la più grave evasione della tassa dei rifiuti. Fuga dal tributo grazie ai ripetuti passaggi di proprietà che rendono complicato per il Comune riscuotere la Tari.

A febbraio Obiettivo valore aveva inviato già oltre trecentomila le lettere. E dal primo screening sulla Tari si scopre che sono 407 le persone fisiche, che non hanno mai versato la tassa sui rifiuti. Per un importo di 1.764.468 euro. Colpisce il dato sulle persone giuridiche (ovvero titolari di società): sono 1454 ad ignorare il tributo per un debito monstre di oltre 16 milioni. Si tratta di società, aziende, capannoni, imprese ma soprattutto B&b e bar che non hanno mai versato un euro per la spazzatura prodotta.

Dai primi rilievi effettuati negli scorsi mesi da “Obiettivo valore” emerge che la media del debito delle famiglie evasori totali è di 4.335 euro, quello delle aziende è di ben 11.454 euro. I dati crescono per “l’omesso parziale Tari”, ovvero per chi ha pagato solo in parte il tributo sulla spazzatura. I numeri sottolineano che si tratta di ben 214.170 famiglie non in regola. Nella categoria “omesso parziale” il debito accumulato dalle persone fisiche è di oltre 113.232 milioni mentre quello delle 39.347 persone fisiche è di 81 milioni e 400 mila euro. Ma la media delle cartelle esattoriale è di circa 528 euro per le famiglie mentre sale a oltre 2 mila euro per quelle giuridiche. Infine, la società ha individuato 40.600 persone fisiche già colpite da azioni coattive per il mancato pagamento del tributo che hanno un debito di quasi 33 milioni e 1.030 persone giuridiche (società, quindi) che devono a Palazzo San Giacomo quasi 3 milioni e mezzo. Ma se per le prime la media delle cartelle esattoriali è di 812 euro per le seconde è di 3.357 euro. Questi i numeri di un disastro accumulato negli anni che porta a 770 milioni il totale della mancata riscossione dei tributi, con oltre la metà dei napoletani che non paga la tassa dei rifiuti.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/03/24/news/napoli_multe_case_vacanza_bb_milioni-422363377/?rss

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