Inizialmente l’incontro doveva tenersi al teatro Mercadante. Poi la popolarità del relatore e il grande richiamo che esercita sul pubblico hanno convinto i vertici dell’ateneo Federico II a spostare l’appuntamento al San Carlo, dove la disponibilità di posti è certamente superiore. Il professore di storia Alessandro Barbero sarà a Napoli, l’11 marzo, alle ore 17, per una lezione pubblica su “Federico II tra storia e leggenda”.
Un appuntamento che rientra nel cartellone delle Giornate di divulgazione di F2 Cultura curate dalla prorettrice Rita Mastrullo e inserite nella fitta programmazione messa in piedi dall’ateneo per celebrare gli 800 anni dell’Università laica più antica d’Europa. Sarà dunque a Napoli, tra meno di una settimana, il professore – e scrittore – i cui libri, le cui conferenze, i cui podcast, hanno risvegliato negli italiani la passione per la storia.
La corsa al biglietto è già cominciata, e la lista degli invitati, soprattutto nell’ambiente accademico, si allunga di giorno in giorno. Ma per il pubblico interessato alle parole di Barbero c’è la possibilità di accedere al teatro San Carlo ritirando un biglietto presso il botteghino del lirico proprio oggi, dalle ore 10 alle 17.30, o domani dalle ore 10 alle 12.30, ma solo fino ad esaurimento posti. E per ogni persona che si presenti al botteghino non è possibile richiedere più di due biglietti.
Chi resterà senza posto dovrà accontentarsi di assistere alla lezione in streaming, collegandosi on line al canale YouTube dell’ateneo. Non è la prima volta che Barbero è ospite della Federico II per una lezione pubblica. Ma questa occasione è resa speciale dalle celebrazioni per gli 800 anni dell’ateneo, cominciate con la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024 alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Celebrazioni che culmineranno nel mese di giugno: il giorno 5, nell’anniversario della fondazione dell’ateneo da parte dell’imperatore Federico II, sarà Alberto Angela a incontrare il pubblico per raccontare la storia dell’università napoletana. Nel frattempo, le giornate di divulgazione, dedicate anche agli studenti delle scuole, hanno visto la presenza del presidente dell’accademia dei Lincei Roberto Antonelli cui seguiranno gli incontri con lo scrittore Maurizio de Giovanni, e con lo psicoanalista Massimo Recalcati.
“Il programma è stato preparato per mesi. Anzi, per anni. C’è un grande lavoro dietro. Eventi, iniziative, installazioni artistiche. Lasceremo un segno di questi 800 anni e guarderemo ai prossimi 800 – ha spiegato il rettore Matteo Lorito – Questa è la prima università di Napoli e la città è molto vicina alla sua università. L’atto di coraggio principale è rendersi conto che il mondo sta cambiando, noi svolgiamo una missione molto più complicata di quella ‘semplice’ universitaria. Non teniamo esclusivamente lezione, non prepariamo solamente agli esami e non realizziamo solo ricerca. Siamo ben oltre quella che viene definita terza missione. Questa Università è patrimonio di tutti, patrimonio dell’Italia”.