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Foibe, Sangiuliano attacca De Luca “Le assenze sono post-stalinismo”

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«Sono sempre d’accordo con le parole del presidente Mattarella. Ripeto: sono sempre d’accordo con Mattarella». Lo afferma Gennaro Sangiuliano scandendo più volte «sempre». Il ministro della Cultura risponde così a una domanda di Repubblica sul richiamo del presidente contro l’uso dei manganelli a danno degli studenti (“esprimono un fallimento”) dopo quanto avvenuto a Pisa durante le manifestazioni per la Palestina. Sangiuliano, al contrario di altri esponenti di governo, a partire dal vicepremier Matteo Salvini, accoglie subito il richiamo del Capo dello Stato. Ma quel “sempre” scandito dal ministro della Cultura è chiaramente anche un riferimento all’altro invito di Mattarella, quello rivolto alla politica a moderare i toni.

Quindi, quello di Sangiuliano, è un diretto riferimento alle uscite e ai termini utilizzati dal presidente della regione Vincenzo De Luca (che tra l’altro accusa di essere uno post stalinista) nei confronti della premier Giorgia Meloni. Sullo sfondo c’è la possibile candidatura del ministro alle prossime regionali dove, questione terzo mandato permettendo, Sangiuliano se la potrebbe vedere con l’attuale governatore. Il ministro parla in occasione dell’arrivo de “Il treno del ricordo”, dedicato all’esodo giuliano-dalmata e alla memoria delle Foibe, arrivato al binario 14 della stazione di Napoli. È un treno storico, messo a disposizione da Fondazione Fs Italiane e appositamente allestito con una mostra multimediale e l’esposizione delle masserizie degli esuli. Concluderà il suo viaggio domani a Taranto.

«Mi commuovo nel rievocare questa vicenda storica – dice l’esponente di FdI – che ho conosciuto fin da giovane e che ha costituito una memoria strappata della nostra storia nazionale. C’è stato un oblio ingiustificato e incomprensibile. A Napoli, mentre in altre città d’Italia ci fu un atteggiamento ostile, vergognosa la pagina di Bologna quando fu gettato sui binari il latte che era destinato ai bambini, i napoletani seppero accogliere gli esuli e far di loro dei cittadini». Presenti Diego Lazzarich, delegato provinciale dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, e il sindacato Gaetano Manfredi e per la Regione, l’assessore al Turismo Felice Casucci. Ci sono tutti vertici di Fdi e anche Salvatore Ronghi di Sud Protagonista. Alla stazione intervengono due scuole: la Marconi di Ischia, vincitrice di un concorso dedicato al ricordo delle Foibe e la Matilde Serao di Pomigliano d’Arco premiata per il filmato “I giovani ricordano la Shoah”. «Napoli è sempre stata una città dell’accoglienza. Ha accolto le diaspore da tutto il mondo – afferma Manfredi – e anche in occasione dell’arrivo dei profughi della Dalmazia e dall’Istria, sebbene fosse una città ferita dalla guerra, ha accolto queste famiglie». In serata Sangiuliano si riprende la scena con un post su Facebook per denunciare l’assenza di De Luca: “Quanto ad alcune vistose assenze c’è da chiedersi se siano frutto di una pochezza intellettuale e scarsa conoscenza della storia oppure se affondino le radici in un post-stalinismo di maniera che ancora non riconosce agli esuli il diritto di essere italiani”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/02/25/news/foibe_sangiuliano_attacca_de_luca_le_assenze_sono_post-stalinismo-422202846/?rss

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