Il commissario Ricciardi torna nel suo caffé Gambrinus. Tra sguardi indiscreti dei passanti non curanti della pioggia e la troupe intenta a preparare la scena, il misterioso personaggio nato dalla penna di Maurizio de Giovanni, interpretato da Lino Guanciale, che ascolta i morti per capire i vivi, torna a casa in una giornata uggiosa.
Cinque settimane di riprese in Campania, tra abiti gessati anni ’30, colletti di volpe per signore e decine e decine di comparse. Lino Guanciale, 44 anni, guarda all’obiettivo sornione, è a suo agio nella città che l’ha consacrato personaggio tra i più amati delle serie.
L’8 marzo set alla Reggia di Portici, il 12 si torna a Napoli, ciak in piazza del Plebiscito (ultimo giorno in città il 16 marzo). Tra le location di questa terza stagione, scelte con la Film Commission Campania, anche la Chiesa di San Ferdinando in piazza Trieste e Trento dove c’è il prete amico di Ricciardi, appassionato di opera, don Pierino Fava, interpretato da Peppe Servillo.
Nel cast, fra gli altri, Antonio Milo, Enrico Ianniello, Serena Iansiti e Maria Vera Ratti. Le riprese si sposteranno a Taranto, città che come accaduto nelle scorse stagioni trasformerà i suoi vicoli in quelli di una Napoli anni ’30. Set anche a Roma.
Ad annunciare le riprese è proprio Maurizio de Giovanni con un post sui social: “Per una volta voglio essere un po’ autoreferenziale, cosa che non faccio spesso, e celebrare questa strana malattia mentale da cui sono affetto. Oggi, con una curiosa e divertente coincidenza, iniziano in città le riprese delle terze serie di Mina Settembre e de Il commissario Ricciardi. È strano e bellissimo vedere le proprie fantasie diventare concrete e reali; un grande onore e una straordinaria gratificazione per un autore. Ma, credetemi, è ancora più bello e gratificante pensare di portare sorrisi, emozioni e immagini della mia città fuori dai suoi confini; e nel senso contrario di portare in città lavoro, investimenti e magari un po’ di turismo attraverso tour di appassionati che vengono a vedere di persona i luoghi dei loro personaggi preferiti. Il tutto – prosegue lo scrittore e sceneggiatore – nei giorni in cui sto mettendo insieme il prossimo romanzo dei Bastardi di Pizzofalcone e in cui, al teatro Sannazaro, è in scena Mettici la mano con la regia del Grandissimo Alessandro D’Alatri. Che bella, la mia malattia mentale”.
De Giovanni scrive, è in pieno fermento creativo, attesissimo dai suoi milioni di lettori, dopo aver lasciato “per problemi di salute” la conduzione del programma Rai 3 “La Biblioteca dei sentimenti” con Greta Mauro, sostituito dal poeta Franco Arminio.