“Il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni si pronuncia sull’autonomia differenziata negando dati economici inconfutabili espressi da organismi accreditati, sostenendo di non credere alle sperequazioni tra Nord e Sud e mostrandosi fiduciosa verso l’attuazione dei Lep, i livelli essenziali di prestazione”. Comincia così una lettera a firma del Movimento Equità Territoriale, con il segretario ed europarlamentare Piernicola Pedicini, il fondatore Pino Aprile e la presidente Rossella Solombrino, annunciando la presenza del Met domani in piazza Plebiscito alla manifestazione indetta contro l’autonomia differenziata.
La lettera è stata inviata a tutti i parlamentari eletti nei collegi del Meridione, con richiesta di sottoscriverla. “Come sicuramente sapranno Giorgia Meloni e il suo Governo – si legge in un passaggio del testo – il progetto di definizione dei Lep si è rivelato velleitario e irrealizzabile, rappresentando solo uno strumento di manipolazione del Parlamento e dell’opinione pubblica, non essendo stati né definiti e né finanziati. Tutto questo è stato altresì confermato dallo stesso Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che in maniera argomentata smonta l’intero lavoro della Clep, intervenendo sia nel merito che nel metodo. Ciò che non è stato fatto in 22 anni, certamente non poteva essere definito in uno solo.
“Contro il ddl Calderoli – si sottolinea ancora nella lettera – si sono pronunciati, inoltre: la Commissione Europea, Banca d’Italia, Confindustria, Svimez e tanti altri organismi, dimostrando la pericolosità del disegno di legge, con conseguenze devastanti per il Sud e per l’Unità della Repubblica in termini di diritti sociali, aumentando considerevolmente gli squilibri territoriali, accelerando i processi di privatizzazione di sanità, istruzione, servizi pubblici e di tutte le materie oggetto di delega per le competenze tra Stato e Regioni. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni volutamente ignora quanto espresso dallo stesso Ufficio parlamentare di Bilancio e dallo Svimez, vale a dire che per sanare i divari esistenti sarebbe necessario stanziare circa 90 miliardi di euro.
“Domani in Senato si avvierà la discussione del disegno di legge 615 – concludono i referenti del Met nella lettera – chiediamo pertanto ai parlamentari del Sud, appartenenti ad ogni partito, di ostacolare con chiarezza e determinazione l’approvazione del Ddl Calderoli essendo stati delegati dagli elettori con il fine di rappresentare il proprio territorio. I Meridionali sono stanchi di essere rappresentati da politici che seguono gli interessi esclusivi delle segreterie di partito del Nord in cambio di carriere politiche, danneggiando il territorio dal quale provengono nel silenzio generale”.