Altro grande capolavoro arriva a Napoli al Museo e Real Bosco di Capodimonte: l’Annunciazione di Ludovico Carracci un capolavoro del 1584 in prestito dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Altro arrivo straordinario nel Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli. Per la prima volta in città sarà in mostra anche Ludovico Carracci (1555-1619)’ con la sua straordinaria Annunciazione (1584, olio su tela, 182,5×221) in prestito dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna fino al 15 giugno 2025.
L’opera di Carracci sarà esposta in una sala riservata, la sala 6 in “dialogo” con altri capolavori di Capodimonte, dello stesso periodo e sul medesimo tema iconografico, una di Scipione Pulzone e l’altra di Francesco Curia.
Ludovico Carracci e la sua straordinaria Annunciazione
Una opera ‘ospite’, che arriva da Bologna, e rappresenta la Vergine intenta a leggere un libro di preghiere, che è interrotta da un angelo che le porge un giglio e le annuncia che Dio si è incarnato in lei. Un evento miracoloso che avviene in un ambiente scarno, simile a un’umile dimora della Bologna del tempo di cui si intravedono anche le torri cittadine attraverso la finestra aperta.
L’Annunciazione è nella stessa sala in “dialogo” con a due opere di Capodimonte sullo stesso tema: la prima di Scipione Pulzone (Gaeta, 1550 ca. – Roma, 1598) che è datata 1587 e raffigura la Vergine che, interrotta durante la lettura, ascolta il messaggio dell’Arcangelo e accetta ciò che il Signore, circondato da angeli, ha in serbo per lei. L’altra è di Francesco Curia (1588 – Napoli, 1608) che dipinse la sua Annunciazione nel 1596-1597 e che era nella chiesa di Santa Maria di Monteoliveto. E’ ambientata nell’elegante portico di una strada di città.
A Capodimonte, ospiti anche altri due grandi Capolavori
A Capodimonte esposti in questo periodo anche un capolavoro di Rubens per la prima volta a Napoli, il ‘San Sebastiano curato dagli angeli’ (1601-1602, olio su tela, 155,5 x 119,5 cm) uno dei capolavori delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma custodito dalla Galleria Corsini. E poi da Roma, da Palazzo Barberini, altra sede delle Gallerie, è in prestito a Napoli anche ‘Amor sacro e Amor profano’ di Giovanni Baglione (1602, Olio su tela, 240 x 143 cm), un grande pittore conosciuto anche come l’anti-Caravaggio, di cui, nei primi del ‘600 fu contemporaneo, e che fu protagonista della celebre rivalità con il Merisi, che portò a processo per ingiurie nella Roma del primo ‘600.
L’Ospite bolognese, l’Annunciazione di Carracci a Capodimonte
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