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Campi Flegrei, ancora scosse nella notte: rilevati due eventi di magnitudo 2. Sciame a quota 658

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Non si è ancora arrestato lo sciame sismico che, a partire dal 15 febbraio, sta investendo i Campi Flegrei. Anche nel corso della notte appena trascorsa i sensori dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv hanno continuato a rilevare scosse di terremoto: due eventi sismici, in particolare, hanno superato magnitudo 3 e sono stati distintamente percepiti dalla popolazione, in particolare a Pozzuoli. All’1.31 una scossa di magnitudo 3.1, epicentro a sud della Solfatara e profondità di poco più di due chilometri; alle 4.04, magnitudo 3.0, stesso epicentro e profondità di 2.2 chilometri. Si tratta di uno sciame insolitamente lungo, che conta al momento 658 scosse di terremoto in poco più di quattro giorni e che prosegue anche nel corso della mattinata di oggi, mercoledì 17 febbraio, con fenomeni al momento meno energetici.
Uno sciame legato, com’è noto, alla crisi bradisismica in atto, che vive una fase di significativa recrudescenza, “fotografata” dall’ultimo bollettino settimanale di Ingv: nei primi due giorni successivi all’inizio dello sciame si è registrato un sollevamento fino a un centimetro nelle stazioni nella zona di massima deformazione, in aree in cui dallo scorso agosto il tasso medio di sollevamento era di 10 millimetri al mese.
Rassicura, tuttavia, il fatto che non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici monitorati rispetto ai trend di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale già noti: non cresce, dunque, il rischio vulcanico legato all’attività della caldera. “Non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”, spiegano i ricercatori, precisando che “eventuali variazioni dei parametri monitorati, che possano comportare una diversa evoluzione dei fenomeni sopra descritti, saranno oggetto di approfondimenti tempestivamente comunicati”.
Ma quando terminerà lo sciame sismico in atto?
“La fine di uno sciame sismico, definizione che designa una concentrazione (tecnicamente un ‘cluster’) di terremoti in cui non c’è un singolo terremoto di magnitudo predominante (predominantly large) viene invece decretata a 3 ore di distanza dall’ultimo evento di magnitudo 0”, spiega Mauro Di Vito. Dal 15 febbraio non si è ancora verificata questa condizione. La fine dello sciame sismico, naturalmente, potrebbe non tradursi in una fase prolungata di tranquillità, come è del resto accaduto nelle scorse settimane quando gli sciami sismici si sono più volte susseguiti.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2025/02/19/news/campi_flegrei_ancora_scosse_nella_notte_rilevati_due_eventi_di_magnitudo_2_sciame_a_quota_647-424014312/?rss

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