Una mostra al Madre di Napoli, il Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, che esplora l’eredità artistica a Napoli, intrecciando opere della collezione permanente del Museo con prestiti di collezioni pubbliche e private locali
Fino al 19 maggio 2025 al Madre, il Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli, la mostra “Gli anni. Capitolo 1”, a cura di Eva Fabbris, che propone un dialogo tra la collezione del Madre e importanti collezioni pubbliche e private, principalmente della città di Napoli. La mostra, attraverso opere emblematiche, propone momenti e produzioni artistiche di rilievo avvenute in questo territorio, raccontando una storia collettiva e celebrando la memoria condivisa dell’arte a Napoli dal secondo dopoguerra a oggi.
Il progetto include collaborazioni con altre istituzioni e artisti contemporanei, offrendo un viaggio nella complessità dell’arte napoletana e il suo dialogo con la scena internazionale. Spazio anche per le collezioni private e alle gallerie della città che più profondamente hanno contribuito alla presenza di artisti sul territorio e alla conseguente realizzazione in loco di produzioni di rilievo internazionale.
Tante opere importanti al Madre di Napoli, il Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina
Tra i capolavori esposti al Madre per l’occasione l’opera di Carlo Alfano “Delle distanze dalla rappresentazione “(1968-69) originariamente mostrata nel 1969 presso la galleria Modern Art Agency di Lucio Amelio e acquisita nella collezione del Madre con finanziamento della regione Campania nel 2013, e poi “Nord, Sud, Est, Ovest giocano a Shanghai” di Luciano Fabro, oltre a una raccolta fotografica di Nan Goldin. Il titolo si ispira al romanzo di Annie Ernaux, riflettendo sul rapporto tra memoria e oblio.
A testimonianza del processo di studio in continuo sviluppo su cui “Gli anni” è basato, ulteriori sale espositive e opere verranno integrate nel percorso espositivo dopo l’apertura, e altri capitoli espositivi faranno seguito al primo.
Artisti partecipanti:
Carlo Alfano (Napoli 1932 – 1990) / Oli Bonzanigo (Milano, 1989) / Benni Bosetto (Milano, 1987) / Luciano Caruso (Foglianise, 1944 – Firenze, 2002) / Federico Del Vecchio (Napoli, 1977) / Maria Adele Del Vecchio (Caserta, 1976) / Luciano Fabro (Torino, 1936 – Milano, 2007) / Dora García (Valladolid 1965) / Nan Goldin (Washington, 1953) / Helena Hladilova (Kroměříž, 1983) / Mimmo Jodice (Napoli, 1934), ma / Allan Kaprow (Atlantic City, 1927 – Encinitas, 2006) / Luisa Lambri (Como, 1969) / Mark Leckey (Birkenhead, 1964) / Valerio Nicolai (Gorizia, 1988) / Piero Manzoni (Soncino, 1933 – Milano, 1963) / Francesco Matarrese (Molfetta, 1950) / Ugo Mulas (Pozzolengo, 1928 – Milano, 1973) / Hidetoshi Nagasawa (Tonei, 1940 – Ponderano, 2018) / Vettor Pisani (Bari, 1934 – Roma, 2011) / Ugo Rondinone (Brunnen, 1964) / Andrew Norman Wilson (Medfield, 1983)
La mostra è visitabile
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