“Roccaraso è salva”. È il proclama liberatorio del sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, una settimana dopo la “domenica infernale” che ha trasformato la località sciistica abruzzese, invasa dal turismo mordi e fuggi proveniente soprattutto dalla Campania, in un caso nazionale. Le misure adottate per arginare il fenomeno in questo weekend hanno funzionato: dalle decine di migliaia di presenze di sette giorni fa, oggi sono previste tremila persone in paese. Quanto alla viabilità, paralizzata domenica scorsa da centinaia di bus, qualche rallentamento si registra solo sulla statale 17 da Castel di Sangro.
“Quando vogliamo il sistema riesce a rispondere. Abbiamo dato la possibilità a cittadini e turisti di trascorrere la giornata in montagna con assoluta sicurezza” riprende Di Donato, che una settimana fa se l’era presa in particolare con le agenzie organizzatrici dei “pellegrinaggi” sulla neve, un business fomentato da influencer come Rita De Crescenzo. “Roccaraso è grata al turismo campano – dice oggi il sindaco -. Quando non si viene informati ci possono essere criticità importanti ma ci siamo arrivati per ospitare tutti al meglio delle nostre possibilità”.
Roccaraso, Rita De Crescenzo: “Fate i bravi sennò non ci ospitano più. Avit’ fatt tropp burdell”
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Di Donato, dunque, ringrazia i turisti campani, ma come l’hanno presa i diretti interessati? Non benissimo, al punto che il sindaco si è ritrovato coinvolto in un faccia a faccia con un altro tiktoker, Anthony Sansone, che, nei pressi di una seggiovia, senza troppi giri di parole gli ha detto: “Devi chiedere scusa a Napoli”. Di Donato ha provato a metterla sul piano dell’operazione simpatia: “Ti voglio bene – la sua risposta -, voglio bene a tutti i napoletani, forza Napoli”.
“Siamo sempre etichettati – commenta laconicamente una signora appena scesa da uno dei bus -. Andiamo a Sanremo e non va bene, andiamo a Roccaraso e non va bene, ci etichettano dappertutto solo perché siamo napoletani. Non ce lo meritiamo”.
Un altro turista esprime la sua analisi: “Sono più di 60 anni che si fanno le gite a Roccaraso, però il social è una grande cosa, lo sfruttiamo a volte in maniera buona e altre volte in maniera sbagliata. Se portiamo il turismo lo stiamo usando in maniera buona, ma dobbiamo essere civili”.
“Non siamo maleducati. Siamo gente che rispetta posti e luoghi. Oggi vogliamo solo passare una domenica sulla neve” commenta una comitiva da Caserta.
Questa mattina i primi bus sono arrivati intorno alle 9.15 e hanno passato la “dogana” allestita tra Castel di Sangro e Rionero Sannitico. Poi, come previsto, il filtro dei passeggeri è avvenuto sulla statale 17, a Roccaraso, nei pressi dell’Istituto Alberghiero. Qui è stato allestito il quartiere generale delle forze dell’ordine tra polizia, carabinieri e vigili del fuoco.
Il vero “boom” oggi si registra invece a Campitello Matese (Campobasso), dove sono arrivate decine di pullman da Campania e anche Puglia, per un effetto che gli operatori hanno già definito “Roccaraso”. Nonostante la poca neve, sulla strada che porta alla località sciistica molisana poco dopo le 8 c’era una lunga fila di bus in viaggio verso la montagna.
Presenti anche molti gruppo organizzati provenienti principalmente dalla provincia di Napoli. Tra chi è giunto sul Matese dalla Campania c’è chi riferisce apertamente di aver dovuto cambiare i piani, scegliendo il Molise al posto dell’Abruzzo, dopo quanto accaduto a Roccaraso. Ma c’è anche chi invece ha tenuto a precisare di aver scelto il Molise “da sempre”.