domenica, 23 Febbraio, 2025
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Napoli Est, tanti progetti ma solo su carta

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A Napoli est i grandi programmi di trasformazione urbana languono. Poco trapela delle attività che l’amministrazione sta sviluppando per avviarne la realizzazione. Nel corso dei primi passi era stata annunciato, per l’ennesima volta (lo avevano già fatto le precedenti amministrazioni) il recupero della storica fabbrica metallurgica “Corradini”, di San Giovanni a Teduccio, poi la riqualificazione dell’ex Manifattura dei tabacchi con l’insediamento dell’AgriTech; la situazione più emblematica dell’area, se si vuole realizzare una vera e propria svolta epocale, è la trasformazione delle aree ex petrolifere: qui risorge dall’abbandono e dal degrado Napoli est.

Sito di interesse nazionale con un’estensione di 830 ettari, è il luogo che rivaluta Napoli come città manifatturiera e produttiva, con previsioni di intervento che coniugano salvaguardia all’ambiente e contrasto ai cambiamenti climatici; un grande parco con attrezzature di quartiere per complessivi 150 ettari è lì previsto (l’altro grande parco della città, se si evita la scellerata idea di lasciare i manufatti cementizi e di crearne di nuovi, di pacchiana evidenza, come la grande statua dirimpettaia della statua della libertà di New YorK, una vera e propria americanata, sarà a Bagnoli).

A Napoli est convivono attualmente insediamenti dismessi e fatiscenti accanto ad aziende manifatturiere e commerciali floride ed un polo di attività spaziali di alta avanguardia tecnologica nella ex Mecfond (ancora presente in zona), che ha già realizzato diversi esperimenti in microgravità sulla Iss con propri laboratori, l’università di Ingegneria e le relative Academy. Condizioni che consentono di rispettare nei processi di trasformazione anche gli obiettivi Pnrr.

Purtroppo non si ha traccia di stadi di avanzamento, né di progetti e cronoprogrammi vincolanti. L’area petrolifera richiede il trasferimento dei depositi, sebbene sia prevista la conservazione di un ridotto spazio per le esigenze locali. Potrà essere percorribile, come per Bagnoli, un impegno straordinario con un commissario, il sindaco o suo delegato, dotato di pieni poteri a cui far capo e vincolato da un cronoprogramma per gli enti pubblici e gli investitori privati, implementando la bonifica ambientale, in parte la Q8 la sta realizzando, e progetti definitivi e cantierabili?

Napoli si sa ha due grandi aree di sviluppo, quella occidentale, già in parte avviata, dopo anni di vicende contraddittorie, non ultime quelle giudiziarie, con il commissario alle attività di trasformazione, e orientale a disposizione per gli investimenti. La città oggi è supportata dall’iperturismo nel centro storico e nei luoghi panoramici non senza problemi per i residenti in termini di qualità della vita e di mancanza di alloggi per i residenti permanenti. Ad est, come ad ovest, occorre produrre il massimo sforzo, accelerare con i programmi e i progetti definitivi e cantierabili. Tempo ce ne vuole, ancora anni dovranno trascorrere per veder realizzate le trasformazioni; risorse pubbliche importanti sono necessarie, e non sempre sono disponibili, anche per gli incentivi ai privati investitori: se si annunciano iniziative è un bene, significa che si sta lavorando. Agli annunci, però devono seguire attività visibili, cantieri che si aprono, indicare obiettivi verificabili nel tempo. A Napoli est tutto questo ancora non c’è. Un altro ciclo amministrativo si avvia a alla conclusione, ma permane la desolazione di aree e immobili abbandonati a sé stessi e trasformazioni da realizzare che restano ancora al palo. Le amministrazioni sono ricordate dai cittadini allorché sono in grado di affrontare e risolvere i problemi dell’ordinario, efficiente funzionamento dei servizi ed insieme se offrono una visione concreta delle azioni necessarie per cambiare il volto della città nei successivi decenni. Altrimenti “passano” insignificanti e senza gloria. L’attuale amministrazione, molto pragmatica, non può appartenere a questa seconda categoria.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2025/01/29/news/napoli_est_tanti_progetti_ma_solo_su_carta-423968593/?rss

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